San Marino. Lunedì l’autopsia sul corpo della 49enne Sofia Bindi trovata esanime venerdì

Ospedale IssAnche se Giornalesm.com lo aveva già scritto venerdì sera soli oggi giornali e altri siti di informazione hanno dato la notizia del ritrovamento del cadavere di Sofia Bindi di 49 anni nel suo appartamento di Borgo Maggiore.

Ora sappiamo che l’autopsia verrà eseguita nella mattinata di domani mattina, e solo dopo averla effettuata verrà fissata la data del funerale. /ms

Era da una decina di giorni che non si avevano sue notizie e la madre preoccupata l’è andata a cercare per constatare una terribile scoperta, Sofia è morta.

Nella tarda serata di venerdì, alle 19.30, la Gendarmeria è intervenuta in via 28 luglio nel Castello di Borgo Maggiore al numero 101 per certificare la morte di Sofia Bindi, 49 anni, riversa nella propria abitazione e con i primi segni della decomposizione dovuti ai giorni trascorsi tra il decesso e il ritrovamento.

Per gli inquirenti la morte è avvenuta da una decina di giorni, ma sarà il responso dell’anatomopatologo, in definitiva, a certificarne la data con precisione.

Sofia viveva sola dopo la fine di un matrimonio ma a dire dei condomini era una persona solare, tranquilla e riservata.

Dall’intervento preliminare e dal sopralluogo della Polizia scientifica sammarinese, non sono emersi indizi o elementi che possano far pensare al coinvolgimento di altre persone nella circostanza e a sollevare l’eventuale velo sarà l’autopsia disposta dall’Autorità giudiziaria a determinare le cause precise del decesso.

L’appartamento della donna è stato comunque messo sotto sequestro per non inquinarne la scena.

Sofia era un’appassionata di meditazione, esoterismo e arti mistiche. Si interessava di spiritualità, amava i viaggi e il cinema. Credeva nella cartomanzia, negli angeli e negli oracoli.

Dal suo profilo social emerge una personalità vitale ma, in fondo, non si svela mai in faccia al mondo quale sia il pensiero e lo stato d’animo che abita il fondo del proprio intimo.

Ora Sofia è morta, sola nel proprio appartamento in via 28 luglio a Borgo Maggiore. Solo i risultati dei rilievi della scientifica ed il responso dell’autopsia del medico legale faranno luce sulla vicenda. Il fatto è che resterà e che è comunque una perdita ed una tragedia. Marco Bollini, La Tribuna