San Marino. Lunedì scorso doveva iniziare il Presidente BCSM Wafik Grais, ma non si è visto. I possibili retroscena di un problema. … di Marco Severini

Da un articolo del Resto del Carlino del 4 febbraio 2016 leggiamo: ”Si insedia lunedì prossimo (l’8 febbraio 2016 ndr) il nuovo presidente di Banca Centrale, Wafik Grais, svizzero di origine egiziana, per inaugurare quello che molti si aspettano sia un nuovo corso per l’importante istituto sammarinese che dovrebbe funzionare anche da stimolo per il sistema economico-finanziario del Paese, mettendo in atto una serie di misure in grado di attirare capitali, quindi stimolare crescita e occupazione.”

wafic graisMa così non è stato. Lunedì 8 febbraio di Grais neppure l’ombra. Anche i vari dipendenti di Banca Centrale si aspettavano una piccola cerimonia di presentazione lunedì scorso, ma è inspiegabilmente saltata. Nessuno di loro sa la motivazione.

Anche venerdì scorso Grais doveva avere un incontro con i vari direttori delle banche sammarinesi, ma anche questo meeting è saltato.

Saltato anche un incontro già fissato con il Cda di Banca Centrale per la settimana scorsa. I bene informati ci dicono che lo stesso Grais avrebbe preferito restare in un ristorante sammarinese anzichè presentarsi al Consiglio di Amministrazione di Banca Centrale. E questo, se fosse corrispondente al vero, sarebbe un atto gravissimo, una grave offesa per tutti i sammarinesi.

Il problema di questa assenze, probabilmente volute, sembrerebbe risiedere nel fatto – ed il condizionale è d’obbligo vedendo le tante bocche cucine in Banca Centrale – che l’egiziano Wafik Grais non si accontenti dei ”soli” 150.000 euro l’anno previsti come compenso per ricoprire il prestigioso incarico di Presidente di Banca Centrale, che poi sarebbe il tetto massimo, in termini economici, configurabile per tale figura apicale.

Proprio per questo motivo, secondo fonti vicine alla direzione di BCSM, Grais sarebbe intenzionato a dare forfait e a dimettersi prima ancora di mettere piede in Via del Serrone, mettendo nei guai l’intero esecutivo che con questa nomina è stato, a detta di molti, alquanto approssimativo.

Sembrerebbe, altro condizionale d’obbligo, che il Governo sammarinese stia cercando, tuttavia, il modo di bypassare la legge sul tetto degli stipendi di Banca Centrale e quindi trovare un escamotage per dare a Grais un compenso maggiore dei 150.000 euro previsti per la figura del Presidente. Forse gli stessi 300.000 euro annui che ha portato a casa, con scarsi risultati, in questi anni l’ex presidente Clarizia. Non so se questo possa essere legale, e se le opposizioni se non la cittadinanza possano stare zitte.

Il ritardo sarebbe da attribuirsi, quindi, esclusivamente a problemi di cachet sollevati dal nuovo Presidente di Banca centrale l’egiziano Wafik Grais. Il governo, da parte sua, sarebbe intenzionato a sistemare questo problema nel più breve tempo possibile, evitando situazioni a dir poco imbarazzanti.

E’ proprio vero quando le cose iniziano male, sotto una brutta stella, finiscono peggio.

Nei prossimi giorni, probabilmente, il problema dell’ammontare del compenso potrebbe essere già risolto dando a Grais quanto avrebbe richiesto. Ma come e cosa dire ai sammarinesi relativamente al compenso maggiorato per Grais? Peraltro non previsto per quell’importo! Non è una cosa semplice, in un momento dove tutti i sammarinesi stanno stringendo la cinghia e dove ci sono quasi 2.000 disoccupati.

Il governo ancora non brilla per capacità!

/ms

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