Un concorso nazionale aperto ai laureati e dedicato alla telemedicina applicata alla fragilità: è questa l’iniziativa promossa dall’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, attraverso il proprio Centro di Ricerca e Didattica in Studi Biomedici. Il premio sarà assegnato alla migliore ricerca originale e inedita sul tema, con l’obiettivo di approfondire le nuove frontiere dell’assistenza sanitaria a distanza.
Il progetto, presentato oggi, mercoledì 6 agosto, punta a valorizzare studi innovativi sulla erogazione di servizi sanitari attraverso internet e dispositivi digitali, che permettono il collegamento tra medici e pazienti geograficamente distanti.
Il concorso è aperto a tutti coloro in possesso di una laurea specialistica, magistrale o del vecchio ordinamento, in qualunque disciplina. Il bando suggerisce diversi ambiti su cui sviluppare le ricerche: tra questi le carceri, le strutture per disabili o pazienti psichiatrici, l’impiego di dispositivi elettronici per il monitoraggio delle malattie croniche, ma anche strumenti e modelli per favorire l’autonomia degli anziani.
L’iniziativa presta inoltre attenzione a profili giuridici, medico-legali, economici e ad altre dimensioni trasversali che ruotano attorno all’applicazione della telemedicina.
Le ricerche dovranno essere presentate entro il 28 febbraio 2026. Il vincitore riceverà un premio in denaro, e l’elaborato sarà pubblicato ufficialmente dall’Ateneo sammarinese.
Responsabili scientifici del premio sono Nicolò Scuderi, direttore del Centro di Ricerca e Didattica in Studi Biomedici, e Luca Cimino, direttore del corso di alta formazione in Vittimologia Clinica e Forense.
Tutti i dettagli dell’iniziativa sono disponibili sul sito ufficiale dell’Università di San Marino (www.unirsm.sm) nella sezione “bandi”, accessibile dal menù grigio in alto nella homepage.