Aumentano i contagi, l’ospedale è di nuovo pieno, la terapia intensiva vicina alla saturazione: è colpa del decreto 46, della gente che non rispetta le regole, dell’evoluzione del virus che per sua natura cambia?
Se si può escludere con sufficiente sicurezza il decreto, è abbastanza comprensibile che l’effetto sia dovuto alle altre due cause. È veramente disgustoso l’atteggiamento delle opposizioni che di fronte a situazioni oggettivamente complesse e difficili, e di fronte ad un’emergenza sanitaria che è non solo sammarinese, diano la colpa al governo. Cronaca di un disastro annunciato. Governo in confusione. Governo in tilt. I giorni più difficili senza guida sicura. Insomma, una vera e propria gara a chi la spara più grossa.
Recita un vecchio adagio che non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca. Quindi, non si può pensare di tenere negozi e ristoranti aperti, possibilità di fare sport, e andare in giro senza rispettare rigorosamente le regole. Le riflessioni di alcuni membri di governo e l’appello alla responsabilità individuale da parte del Congresso di Stato hanno questo significato. Esempi di inciviltà li vediamo tutti i giorni, nei supermercati, nei parchi, nelle piazze, nei bar e perfino nella lista di prenotazione del vaccino. Si sentono tutti immuni, e tutti più sapienti degli esperti ISS che ispirano alla politica le decisioni da prendere. C’è un sacco di gente che sembra non aver capito in quale situazione stiamo vivendo da un anno a questa parte. Una cosa è la stanchezza nel dover affrontare le restrizioni quotidiane alla libertà e al movimento, altro è sbeffeggiare. Se poi c’è chi soffia sul fuoco, è davvero difficile far capire il senso della comunità.
“È però oggettivamente difficile offrire collaborazione a chi ha ampiamente dimostrato di non saper cosa fare e, nella difficolta, si è richiuso in un atteggiamento cieco e autoreferenziale” scrive Libera in uno dei suoi mille comunicati. Bisognerebbe capire di quale collaborazione parla, visto che il suo obiettivo quotidiano è biasimare, contestare, disapprovare, rimproverare, sindacare. Anche RF non si risparmia su questo fronte e in più ci aggiunge Banca Centrale, bersaglio dei suoi strali più feroci. Vuol dire che andava bene all’epoca di Grais e Savorelli, dei quali non scrive mai nulla. Come del resto tace su Buriani, Grandoni, Guidi e compagnia bella. Il che avrà un significato, o no?
La realtà è un Paese carico di problemi che è riuscito a contrapporre un fronte solido e competente alla pandemia, grazie alle decisioni prese e grazie ad una struttura sanitaria che ha risposto con scienza e coscienza. La realtà parla di una campagna vaccinale che ormai è di esempio ovunque. La realtà è un Paese che è riuscito a rimediare i soldi per dare gambe alla ripresa, perché la ripresa ci sarà e San Marino si farà trovare pronto. La realtà è che i ragli degli asini non arrivano in cielo, nel senso che sono pochi quelli che li stanno davvero ad ascoltare, e l’atteggiamento disfattista di qualche forza politica sembra proprio la sua ultima spiaggia. La critica è sempre utile e necessaria, ma a volte può essere più stupida delle stupidaggini che vuole criticare.
a/f