San Marino. Ma il Congresso di Stato fa le conferenza stampa dalla camera da letto del Palazzo? … di Enrico Lazzari

Il famoso scrittore spagnolo Carlos Ruiz Zafón sostiene che al giorno d’oggi “la forma conta quanto la sostanza” e che ciò è “la triste realtà di quest’epoca di ciarlatani”. E chiaro, in queste parole, che lo stesso scrittore ritenga poco importante la forma, l’apparenza rispetto alla sostanza. In fondo, chi di noi non preferisce una brutta, ma buonissima ciambella, ad un’altra bellissima, ma incapace di solleticare le papille gustative?

Ci sono situazioni, però, che “epoca di ciarlatani” o “epoca di gentiluomini” che sia, oltre alla sostanza impongono anche la forma. Mi riferisco agli appuntamenti istituzionali come -restando a San Marino- le apparizioni della Reggenza, le aule di giustizia, le sedi dei ministeri o, che dir si voglia, Segreterie di Stato e così via. Comprese le apparizioni del Congresso di Stato, del governo.

Sì, del governo… Ieri, sfogliando queste pagine elettroniche, la mia attenzione è stata catturata dal “rilancio” dello “streaming” della conferenza stampa del Congresso di Stato (clicca qui per vederla) che vedeva protagonisti -nel relazionare l’attività e le tematiche affrontate nell’ultimo, chiamiamolo, Consiglio dei ministri sammarinesi- il Segretario di Stato al Turismo Federico Pedini e il suo collega alla Giustizia Massimo Andrea Ugolini.

Una conferenza stampa, quindi, istituzionalmente altosonante e, nei contenuti altrettanto interessante, nella quale non è mancata neppure una -mi si permetta- doverosa frecciata politica rivolta dal Segretario di Stato Ugolini alle opposizioni tempo fa protagoniste di un governo, AdessoSm, che “si ricorderà per non aver fatto una riforma, una, e per il conflitto di carattere finanziario e giudiziario che è scaturito” e oggi ree di “fare un po’ sorridere continuando a rimarcare l’incapacità di questo governo quando lo stesso governo, di fatto, ha gestito una pandemia, opera all’interno di una situazione internazionale affatto semplice” con, fra le altre, la crisi energetica e sta portando avanti importanti riforme.

Ma non è di questo, del governo, dei suoi successi contrapposti alla sua scarsa progettualità, che voglio parlare oggi. Mi sono imbattuto, ieri, nella registrazione video della conferenza stampa governativa. Tre parole -conferenza stampa governativa, appunto- che mi portano alla mente le immagini di altri governi in appuntamenti simili dove l’autorevolezza del momento e dei protagonisti è esaltata dalla “scenografia”.

Clicco sul Link, vengo reindirizzato nella pagina Facebook ufficiale del Congresso di Stato, avvio lo start dello streaming e… rimango di sasso!

…Ma dove è stata “girata” questa conferenza stampa? Su un tavolo portato, per l’occasione, in camera da letto? …Almeno, unica consolazione, dalla spartana porta a destra dell’inquadratura, non ha fatto capolino la “colf” che intendeva entrare per, magari, rifare il letto. O, forse, per riporre nel grande armadio retrostante ai due ministri il pigiama o qualche camicia stirata… E non parliamo dell’orribile microfono da “stazione radio” anni Settanta.

So che siamo in tempi di “magra”, ma vi sembra una immagine dignitosa del governo e, quindi, della Repubblica di San Marino quella che si trasmette attraverso un’apparizione dei rappresentanti del potere esecutivo di una nazione che parlano al “mondo” -sì, al mondo perchè la pagina Facebook del Congresso di Stato è una finestra sempre aperta per il mondo- da una “camera da letto”, perdipiù di una dimora alquanto umile e spartana?

Ci sono problemi più seri come i costi dell’energia, la guerra in Ucraina, le riforme, il debito pubblico… Verissimo, ma quanto costerà mai tagliare dall’inquadratura una porta, posare un pannello in “Forex” davanti a quel bruttissimo “armadio” e, magari, già che ci siamo, fare un altro pannello da “appoggiare” sopra quel tavolone stile anni Sessanta? Centocinquanta, duecento euro? Forse qualcosa in più? Spiccioli nel bilancio -pur devastato- di uno Stato.

Non esiste un responsabile della comunicazione, dell’immagine del Congresso di Stato? Ieri, forse, era in ferie e a firmare scenografia e riprese son stati, loro malgrado, Pedini o Ugolini? L’immagine, oggi come non mai, specie per le istituzioni e i loro rappresentanti, è una esigenza imprescindibile, che vale qualche cento euro di investimento… Al pari della “sostanza” vista l’epoca “ciarlatana”, superficiale che viviamo.

Enrico Lazzari