San Marino. Ma l’opposizione viene da Saturno? … di Alberto Forcellini

Non è che il governo sia sempre sfolgorante di luce. Anzi, ogni tanto dovrebbe pensarci due volte prima di parlare. Infatti, che bisogno c’era di uscire con un nuovo decreto due giorni prima di quello di Conte sul Natale? A San Marino era tutto aperto e funzionante, ma si è voluto strafare (?) con il brindisi di Capodanno. C’era da immaginarselo che fuori si sarebbero arrabbiati, anche se c’erano dentro alcune disposizioni più restrittive. Come si sono arrabbiati a Nizza e a San Remo per l’autonomia del Principato di Montecarlo.

Anche su altre decisioni programmatiche si sarebbe potuto avere un poco più di buon senso. Si sapeva che la liquidità non c’era, che i cassetti erano vuoti e che tutto il mondo è in una crisi forse peggiore di quella del ’29, quindi, qualche ragionamento in più avrebbe potuto evitare qualche scivolone. Per fortuna che l’opposizione non esiste e spara sempre a vuoto i suoi cartuccioni. Sapendo cosa avevano fatto Libera e RF nel passato governo e quali situazioni avevano lasciato in tutti i settori (dove si tocca, viene il sangue), ci sarebbe aspettati un atteggiamento più pratico, più operativo proprio perché con il senno di poi si possono vedere le cose con maggiore lucidità.

Ad esempio sul tribunale è stata lanciata una campagna mediatica che è arrivata a toccare perfino le istituzioni europee, senza nessun pudore e rispetto istituzionale, soprattutto sapendo cosa era stato fatto negli ultimi tre anni. È giusto dire che alcuni problemi sono antichi, ma ognuno che va al governo ha il dovere di dare soluzioni, non di peggiorare quello che già c’è. Non vogliamo entrare nel merito di cronache peraltro conosciutissime, soltanto rilevare che da due mesi le opposizioni non hanno più scritto un rigo né sul tribunale, né sul giudice Buriani (che hanno difeso a spada tratta), né sulla riorganizzazione che, a quanto pare, sta proseguendo. Se fosse stato tutto vero quello che hanno scritto e detto in Consiglio, perché improvvisamente hanno deposto le armi?

Adesso, le frecce al curaro sono sulla sanità, sui decreti restrittivi delle libertà personali, sull’intenzione annunciata dal governo di valutare la fattibilità per costruire un ospedale nuovo. Commenti sprezzanti si sono uditi durante il dibattito sul bilancio all’articolo che toglie 16 milioni alla Sanità, con il solito condimento di luoghi comuni per il fatto che l’ospedale è la trincea nella battaglia contro il Covid. Ma la maggioranza è stata molto chiara e ha spiegato senza mezzi termini che quella cifra corrisponde allo spreco degli anni passati e che quindi dimostra, in qualche maniera, l’intenzione di dare una bella registrata a tutte le sregolatezze. Anzi, i milioni spesi inutilmente, senza l’apporto di alcun beneficio riscontrabile, sono addirittura 20. Non si poteva continuare con lo stesso andazzo: 60 milioni solo per il personale; 300 profili orari diversi (uno per ogni 4 dipendenti), contratti ad personam, spese per utenze e manutenzioni fuori controllo. È solo un piccolo esempio di spese che, messe insieme costituiscono un alert pesante, in un mercato non libero, dove il bacino di utenti è più o meno sempre lo stesso. Tanto più di fronte alla necessità di un piano vaccinale anti Covid che, solo per la fornitura richiederà almeno 800 mila euro, a cui andranno aggiunti i costi per il personale, per la somministrazione, per il reperimento degli spazi adeguati, per la campagna informativa. Se si vuole rendere sostenibile la spesa sanitaria, che è drammatica, senza tagliare i servizi e mantenendo la visione universalistica, da qualche parte bisogna tagliare. Gli sprechi sono la prima voce. Dovrebbe saperne qualcosa RF, che è stata 14 anni al governo e che nell’ISS ha ricoperto ruoli di vertice; ma anche Libera ha avuto i suoi uomini in posti di grande responsabilità. Adesso, non possono fare finta di venire da Saturno!

Altra pagina piena di interrogativi è quella di AASS, che è sempre stata non solo un generatore di servizi, ma anche di ricchezza. Solo che il tesoretto di 50 milioni accumulato nel tempo, è sparito. Peggio, quegli avanzi di gestione che portavano ogni anni 10; 15, 18 milioni nel bilancio dello Stato, non ci sono più. L’AASS lavora in pareggio o poco di più. Cosa è successo lì dentro? Le attuali opposizioni ne sanno qualcosa? Possono spiegare?

Come dovrebbero spiegare qualcosa anche su Cassa di Risparmio, dopo che l’ex presidente Fabio Zanotti (in quota RF) è stato fatto saltare in maniera molto diplomatica, comunque per mandarlo a Bologna in un posto ben retribuito, ma senza di fatto migliorare la gestione economica e organizzativa neppure con la nuova governance (sempre in quota RF). Però, a sentirli in Consiglio, loro e quelli di Libera, sembrano depositari di tutta la scienza finanziaria descritta nella letteratura mondiale e quindi legittimati a denigrare quello che, con enorme fatica, la nuova maggioranza e la nuova governance stanno tentando di fare. Anzi, hanno definito sbagliatissimo anche il cambio della governance, come dicevano quando il governo istituì lo spoil system. La battaglia contro questa pratica politica secondo cui gli alti dirigenti della pubblica amministrazione cambiano con il cambiare del governo, fu feroce. Senza pensare che se un giorno dovessero tornare al governo, ne potranno beneficiare senza alcuna fatica. Ma come dicevamo, sembrano venuti da Saturno…

Proprio in queste serate dicembrine, Saturno e Giove stanno dando uno spettacolo astronomico superbo, con un allineamento che sin dall’antichità ha influenzato la scansione del tempo, la mitologia e l’astrologia. Nonostante l’incanto dello spettacolo, sappiamo che questo allineamento non è altro che un’illusione ottica per gli abitanti del pianeta Terra, proprio come certe relazioni umane che vediamo ogni giorno…

a/f