Leggo con stupore un redivivo Pino Guidi che critica il governo ed appoggia Gabriele Geminiani sull’Informazione, sempre più, guardando gli articoli, organ house e voce di un partito che ha miseramente fallito la proposta rinnovatrice affidatagli dagli elettori dopo la folgorante vittoria al ballottaggio delle elezioni del 2016. Esperienza di governo fallimentare che ha portato solo debiti al nostro paese e clamorose inchieste giudiziarie.
Ma non voglio parlare dell’Informazione, almeno non ora, che purtroppo conosciamo tutti molto bene ma del risorto Pino Guidi che sembra essersi ridestato dopo anni di torpore, e forse di lauti compensi, alla Fondazione Ente Cassa di Faetano.
Eggià ma cosa ha fatto lì? Pur essendo un attento osservatore della realtà sammarinese mi sfugge una qualsiasi azione degna di nota, eppure ero tra i pochi che credeva nelle parole di Pino Guidi ed appoggiato le sue proposte riformatrici. Appoggiato prima di vedere che era tutto fumo e poco arrosto negli occhi di chi come me voleva davvero il cambiamento.
Scomparso dai radar del dissenso politico forse perchè appagato dalla prestigiosa nomina; come non ricordare la nostra intervista a pochi minuti dalla sua nomina a Presidente Ente Cassa e la sua voce tremolante e soffocata dall’emozione? Che cosa ha fatto di così rivoluzionario in tale organo? Ai sammarinesi non viene in mente nulla.
Purtroppo, invece, molti ricordano quanto male e come ha letteralmente distrutto la Centrale del Latte, altra battaglia vinta dall’opinione pubblica e da GiornaleSM qualche anno fa, finita con la tentata vendita (e sfumata) ad un soggetto terzo, probabilmente non sammarinese. Molti di noi, invece, si ricordano dei tanti soldi, ovviamente dei contribuenti sammarinesi, spesi inutilmente – vedendo i risultati – in nome della creazione e della tutela di un prodotto sammarinese. Un progetto, vedendo i risultati, miseramente fallito.
Però abbiamo il redivivo Pino Guidi, dopo il remunerativo sonno fatto nella poltrona del Presidente dell’Ente Cassa negli ultimi tre anni, che ci allieta con un dissenso contro il governo. Forse mosso dal fuoco del dissenso interessato?
Ma la domanda che molti si fanno, tra cui io, è: ”ma c’è ancora qualcuno che gli crede?”
Marco Severini – direttore del GiornaleSM