La recente sentenza di secondo grado, che conferma la condanna a quattro anni per concussione nei confronti del Commissario della Legge Alberto Buriani, accerta fatti di eccezionale gravità istituzionale e morale.
Pur trattandosi di una decisione non ancora definitiva – in attesa di un possibile terzo grado di giudizio – la sentenza consegna al Paese una verità giudiziaria che non può essere ignorata né sottovalutata.
In un passaggio storico difficile per il nostro Paese, da questi pronunciamenti emerge come Buriani abbia assunto un ruolo che è andato ben oltre i limiti delle sue funzioni giudiziarie.
Tali modalità, oggi, assumono una connotazione che impone una riflessione profonda, anche alla luce di quanto pubblicamente emerso a partire dalla Commissione d’Inchiesta su Banca CIS, un passaggio istituzionale fortemente voluto dalle forze politiche che oggi compongono questa Maggioranza, che hanno scelto di far luce e contrastare un sistema che appariva distorto.
Come forze politiche di maggioranza esprimiamo preoccupazione per quanto emerso, auspicando che si possa fare piena luce su tutte le implicazioni che questa vicenda comporta, e ribadiamo con forza che nessun potere dello Stato può essere sottratto a controllo, responsabilità e limite.
In tal senso, la riforma del sistema giudiziario, iniziata nella scorsa legislatura, assieme al completamento dell’organico del Tribunale, in tutti i suoi gradi di giudizio, ha certamente rafforzato l’amministrazione della giustizia, grazie ad un sistema di regole certo ed efficace, come riconosciuto anche a livello internazionale.
Pertanto, non possiamo condividere i toni e le valutazioni negative espresse nei confronti di alcuni magistrati e dell’intero sistema giudiziario, da parte di chi intende creare tensioni a livello istituzionale e minare la fiducia dei cittadini nel corretto funzionamento della giustizia.
La maggioranza esprime pieno sostegno al Presidente Giovanni Canzio e a tutti i Commissari della Legge e Giudici che, con equilibrio e spirito di servizio, stanno portando avanti il consolidamento del sistema giudiziario sammarinese.
Il lavoro svolto in questi anni, nonostante attacchi talvolta ingenerosi, ha permesso di rafforzare l’autonomia del Tribunale e di restituire ai cittadini fiducia nella giustizia.
È fondamentale che questo percorso prosegua con determinazione, nel rispetto dei principi dell’ordinamento. San Marino ha bisogno di una giustizia forte, autorevole e imparziale. Al servizio della Repubblica, della sua legalità e della sua democrazia.
Partito Democratico Cristiano Sammarinese
Libera
Partito dei Socialisti e dei Democratici
Alleanza Riformista
Consigliere Indipendente Giovanna Cecchetti