Il capitolo dei rapporti in ambito giudiziario tra Italia e San Marino si arricchiscono di importanti novità. Ieri infatti si è tenuta una trasferta a Roma, al ministero di Grazia e Giustizia per affrontare le questioni relative alla confisca di beni e alle intercettazioni, in particolare quelle telefoniche.
Folta la delegazione biancazzurra, rappresentata da esponenti della magistratura sammarinese e personale del dipartimento Affari Interni e Giustizia.
Obiettivo, definire gli aspetti tecnici di nuovi accordi bilaterali, che sono necessari tra i due paesi per operare però nelle materie di rispettivo interesse della giustizia penale e civile.
Tra questi ad esempio, i criteri di ripartizione in caso di beni confiscati e le intercettazioni telefoniche. Ad affrontare gli argomenti, erano presenti, il magistrato dirigente del tribunale unico di San Marino, Valeria Pierfelici, insieme ai commissari della legge Gilberto Felici e Alberto Buriani. Per il dipartimento degli Interni e Giustizia, presente invece il direttore Manuel Canti, accompagnato anche dall’ambasciatore di San Marino a Roma Daniela Rotondaro.
La delegazione sammarinese ha incontrato i funzionari del ministero di via Arenula per mettere a punto gli aspetti tecnici dei futuri accordi che andranno poi sottoscritti.
San Marino si è presentato già con delle proposte.