Ormai ci siamo. Sta per nascere il nuovo governo a trazione Dc-Dim.
Non una scelta dettata a tavolino, piuttosto indicata dall’elettorato sammarinese, unico sovrano e arbitro, che ha chiesto a gran voce di traghettare l’Antica Repubblica fuori dalle sabbie mobili in cui ci ha condotto il governo dei disastri di Adesso.sm.
Un mix di esperienza e “gavetta” all’opposizione che può fare solo bene. I sammarinesi ripongono parecchia fiducia nei partiti che hanno catalizzato il maggiore numero di voti.
C’è tanta, tantissima aspettativa. Per questo non si vuole sbagliare nulla e ci si muove coi piedi di piombo. In ballo non c’è tanto la squadra di maggioranza – delineata da tempo -, quanto piuttosto quella di governo.
Per ogni partito o coalizione si vuole puntare sull’uomo o sulla donna giusta per risolvere i problemi. L’idea è quella di avere facce nuove ma soprattutto un programma chiaro, con punti che non dovranno essere disattesi ma seguiti alla lettera.
L’approccio ci piace molto: discutere oggi per viaggiare veloci domani. Manca ormai davvero poco.
La RepubblicaSM
