San Marino. Manifestazione Smac. ” Se il Governo vuole il controllo fiscale lo dica apertamente” … un gruppo di commercianti di Città

IMG_9935Continuano le manifestazioni di commercianti e artigiani contro la politica deleteria di un Governo malato grave, sorretto da una maggioranza non più credibile di fronte a quanto emerso nell’ambito della così detta “Questione Morale.”

L’utilizzazione della SMAC, anziché come forma di incentivazione per gli acquisti a San Marino, come controllo fiscale con le metodologie indicate dal Governo, è per i commercianti inaccettabile poiché davvero risulta materialmente inapplicabile, soprattutto proprio nel settore del commercio turistico. Se il Governo vuole il controllo fiscale lo dica apertamente, senza infingimenti, ma se così è,  allora è necessario anche che il Governo riveda prima la legge fiscale che oggi parte dal presupposto che vi siano categorie di evasori. Se il momento impone il controllo fiscale per tutte le categorie è giunto anche il momento di sancire che a parità di reddito, qualunque sia il lavoro o la professione esercitata, corrisponda parità di aliquota fiscale. Altrimenti l’introduzione della nuova regola si rivelerebbe solo vessatoria nei confronti dei Commercianti e degli artigiani.

E’ per questo che questi ultimi, esasperati anche per l’andamento dell’economia del Paese che il Governo è incapace di riavviare, protestano nei confronti di una maggioranza e del suo Governo, sordi, muscolari e senza idee.

Incredibile poi è l’atteggiamento delle Organizzazioni di Categoria, che non si capisce bene chi rappresentano. Infatti, prima si impossessano di manifestazioni indette spontaneamente, arrogandosi meriti che non hanno, poi prendono le distanze dai manifestanti con pubblici comunicati, confermando di fatto che le dirigenze delle Associazioni di categoria altro non sono che cinghie di trasmissione dei partiti di riferimento di taluni dirigenti di categoria.

Ma se i commercianti e gli artigiani sono in piazza e le dirigenze delle Organizzazioni di Categoria si dissociano, chi rappresentino più questi così detti dirigenti. E’ da tempo che questo giochino dura, forse da troppo, visto come si sono ridotti settori economici un tempo rigogliosi, ma ora si è scoperto in modo clamoroso. Sarebbe il caso che non rappresentando più nessuno, se non i propri partiti di riferimento, si dimettessero in massa. Commercianti e Artigiani non sanno che farsene di questa gente!

Continueremo a batterci in  tutti i modi concessi dal sistema democratico del nostro Paese per difendere i nostri sacrosanti diritti!

 

UN GRUPPO DI COMMERCIANTI DEL CENTRO STORICO.