Riceviamo e pubblichiamo:
Su Banca di San Marino illazioni e congetture mirano a generare inutili quanto dannose tensioni.
Il CdA dell’Ente biasima le polemiche e invita a rispettare la sovranità dell’Assemblea dei Soci.
Troppe voci incontrollate, troppe illazioni e congetture e troppi soggetti che si spingono ad emettere giudizi critici e accuse destituite da ogni fondamento.

Sulle sorti di Banca di San Marino, sulle ipotesi di cessione di una quota del pacchetto azionario, solo l’Assemblea dei Soci rappresenta il luogo dove discutere e confrontarsi per il bene della Banca e della stessa Fondazione.
Chi ricorre a organi di stampa e altre forme di divulgazione di un pensiero fazioso, chi prova ad infiammare il clima e a sollevare deleteri polveroni, non solo sbaglia nei modi ma continua a creare grave e irresponsabile nocumento.
Il CdA dell’Ente Cassa di Faetano, più volte oggetto di critiche e suggestioni che travalicano i confini della corretta e civile dialettica, è allibito per la superficialità e la virulenza con la quale vari esponenti e perfino soci della Fondazione si prodighino a gettare ombre, generare sospetti e gettare discredito su tutti e tutto.
Sulla vicenda, aperta ricordiamo già dal 2019, gli Amministratori pro tepore della Fondazione si sono mossi sempre nel solco della trasparenza e della assoluta correttezza, mantenendo un filo diretto con Banca Centrale e gli organismi di Controllo e Vigilanza e informando puntualmente i Soci dell’Ente.
L’Assemblea rappresenta il più alto momento democratico. Ogni socio ha diritto di partecipare, esprimere le sue idee e votare per consentire di arrivare ad un punto di sintesi comune e non all’affermazione di un singolo o un gruppo di persone.
Nella prossima Assemblea dei Soci, già convocata per il prossimo 27 settembre 2025, saranno ulteriormente rimarcati tutti i passaggi che hanno segnato questi anni di confronto sul tema e i Soci potranno pronunciarsi in piena libertà come è sempre accaduto.
Tutto il resto, il clamore artatamente creato per condizionare le scelte, è solo una caduta di stile e una mancanza di rispetto nei confronti dell’Assemblea. Azioni che non giovano per nulla all’immagine e alla reputazione della Banca che si afferma invece di voler tutelare.
Il Presidente del CdA Marco Beccari