«Sono molto preoccupato per quello che sta succedendo con la Finanza». Marco Gatti, segretario della Dc nonostante la soddisfazione per la presenza di oltre 450 persone presenti alla festa del tesseramento, torna sulla questione dei controlli a tappeto attuati dalle Fiamme gialle.
Quanti sammarinesi sono sotto il mirino della Guardia di finanza?
«Difficile da quantificare ma sono centinaia e centinaia: qualunque persona abbia avuto anche solo uno scambio minimo con una banca italiana».
Quindi non c’è un importo sopra il quale scatta l’allerta?
«No, tutti. Anche una piccola transazione è oggetto di controllo. Mi hanno contattato persone che non sono certo industriali o finanziari, ma operai e dipendenti pubblici chiedendo un aiuto, perché non sapevano come fare ma anche perché non si spiegavano la motivazione di tali controlli».
Il governo si è già mosso chiedendo spiegazioni a quello italiano. Non si sa ancora nulla?
«No. Ed è per questo che anche la Commissione esteri ha voluto rafforzare la posizione dell’esecutivo con un ordine del giorno approvato all’unanimità attraverso il quale si chiede che l’Italia dia spiegazioni in modo chiaro e veloce su cosa sta succedendo. Noi siamo nella white list, quindi applichiamo lo scambio di informazioni ma questo non è il modo».
In che senso?
«Nessuno ha nulla da ridire sui controlli ma se ce n’è motivo, non che si chieda a tappeto tutte le informative se una persona ha avuto una transazione per poche decine di euro. Se questa è la metodologia il problema non è solo per San Marino ma per tutti i Paesi».
Se non arriva una risposta da Roma cosa pensate di fare?
«Andremo avanti con le proteste ma questa volta ci dovremo spostare a livello di organismi internazionali, questo a tutela dello Stato e del corretto utilizzo delle informazioni per le quali esistono gli accordi».
Finanza a parte, c’è da discutere anche del futuro delle vostre alleanze.
«Entro la fine di questo mese vogliamo concludere le consultazioni con tutti gli altri soggetti della politica. Non abbiamo pregiudiziali con nessuno ma bisogna capire che cosa succede: la sinistra ha la Costituente, Ap sta ragionando con l’Upr, Noi Sammarinesi ha un nuovo progetto, i movimenti stanno facendo le loro prove. Valuteremo alla fine del giro».
Monica Raschi, Il Resto del Carlino