
Da una parte Banca Centrale dall’altra il governo. Sul Titano la situazione è tesa. Sulla questione la posizione del Pdcs è chiara quando si parla della reazione avuta dai segretari di Stato, Arzilli, Valentini e Mussoni. «Hanno giustamente reagito a una grave mancanza: – dice il segretario della Dc, Marco Gatti – sottrarsi a un confronto che il governo ha ritenuto necessario chiedere a fronte di notizie frammentate apparse solo sulla stampa che lasciano intravedere l’avvio di progetti a valenza sistemica ancora non condivisi e non valutati opportunamente. Sul tavolo ci sono tutte le banche, le aziende, le famiglie con i loro risparmi e posti di lavoro: tanta roba». Gatti non parla di spaccatura. «Ma c’è chi la vuole dipingere così. La Dc rispetta fortemente l’autonomia di Banca Centrale e riconosce la sua funzione strategica per l’equilibrio del nostro sistema finanziario. Tuttavia, ci sono ruoli, regole e compiti che devono essere rispettati». Nessun dubbio sulla trasparenza. «La trasparenza non è una coperta che si tira di qua e di là – sottolinea Gatti – E’ un processo continuo che non si ferma ad un singolo risultato e che richiede prima di tutto un modo trasparente di lavorare». E gli americani? «Non ci interessa discutere adesso degli americani. Mi pare che non siamo i soli a pensare che un sano confronto sulle strategie sia alla base di ogni futura decisione. Il processo equo che auspichiamo è quello che rispetta regole e ruoli e che tiene conto di tutti i fattori in campo, perché non tenerne conto può squilibrare il processo di sviluppo delle imprese, di garanzia per le famiglie e per la sovranità di San Marino». Il Resto del Carlino