Dopo essere uscito da Rete e dopo aver deciso di rimanere in maggioranza e’ notizia di ieri che Marco Nicolini ha deciso di aderire al gruppo consigliare della Democrazia Cristiana da indipendente.
Ma Rete è davvero fuori dalla maggioranza? La mossa di Nicolini è concordata con Rete per lasciare un appiglio con la Dc per il presente e il futuro? Girano tante ricostruzioni, la gente si fa numerose domande. Resta solo una certezza: questi qua fanno tutto, ma proprio tutto, tranne quello per cui sono stati eletti.
Mentre proseguono i giochi di Palazzo, le spartizioni di poltrone, le trattative per ottenere questo o quell’altro, il Paese è fermo.
Una situazione che non è figlia della crisi, ma che si protrae da anni. Così, mentre l’ex rivoluzionario retino Nicolini va prima in televisione con un sorriso grande come una casa, a bullarsi della sua decisione di rinfoltire le fila della maggioranza e ieri ha dichiarato di andare nella Dc come indipendente, i sammarinesi sono alle prese con la quotidianità che parla di bollette, carrello della spesa e tutte quelle cose che evidentemente sul Pianello ignorano.
Se qualcuno dei signori di cui sopra, passasse qualche minuto del proprio tempo fra la gente, si renderebbe conto dell’aria che tira. Ma lo stesso sprezzante Nicolini, ex Reggente, che senza alcun tipo di ritegno e rispetto istituzionale, passerà da Rete direttamente alla Dc, la dice lunga su che cosa pensi la maggioranza dei sammarinesi, trattati con sufficienza, quasi fossero incapaci di intendere e di volere.
Vedremo quale sarà il contributo di Nicolini, che intanto nel primo giorno del Consiglio di Giugno, fra l’indifferenza generale, ha annunciato l’adesione al gruppo consigliare Dc e si è preso anche una tirata d’orecchie da Ciavatta, ex Segretario, ricordandogli che lui in Consiglio d’Europa rappresenta un gruppo politico di sinistra pur sedendo in Consiglio Grande e Generale a fianco del partito più conservatore. La coerenza, ormai sconosciuta.
Tancredi Falconeri