Fa un po’ più impressione notare come in chiara operazione last minute di recupero elettorale un Segretario di Stato si dipinga ora come il grande ispiratore delle politiche per la mobilità sostenibile, tema sul quale solo qualche mese fa era un po’ acerbo.
Non ho idea se sappia di cosa sta parlando e se l’operazione segue il format già visto per il mondiale di motocross, annunciato in pompa magna per il 2017 – rimandato in silenzio nel 2018.
Ricordo che nella legislatura di mobilità sostenibile si è parlato più volte, su iniziativa di UPR che nell’agosto 2015 presentò uno specifico ordine del giorno.
UPR presentò nell’autunno 2015 un’interpellanza sul caso dieselgate dalla quale emersero dati sconfortanti sull
UPR a dicembre 2015 presentò degli emendamenti alla legge di bilancio 2017, depositando in seguito uno specifico progetto di legge sulla mobilità sostenibile.
Lo scorso aprile 2016 UPR presentò ai gruppi consiliari un progetto di legge unitamente a uno studio sull’argomento, suggerendo una serie di azioni che il governo poteva portare avanti anche a livello internazionale per inserire la Repubblica di San Marino nel network di stati che fanno della mobilità sostenibile un argomento di natura etica, ambientale e volano anche per sviluppare settori a tecnologia avanzata.
Atti, parole, azioni messe in campo da UPR anche attraverso una serie di relazioni nel settore, rimaste letteralmente lettera morta fino a arrivare a dicembre a 2 giorni dal voto con l’annuncio a sensazione.
Avrebbe avuto senso in termini etici e economici lanciare un piano per la mobilità sostenibile per costruire anche un modello di sviluppo nuovo per il Paese. Su un tema del genere era mia idea non ci potevano essere differenze fra opposizione e maggioranza ma una collaborazione per recuperare il tempo perso e raccogliere le istanze dei cittadini.
Tutto però è rimasto fermo. Zero auto elettriche o ibride nella PA o in AASS, zero incentivi per i privati, zero piani per la mobilità sostenibile, zero colonnine alla data dal voto (4 dicembre 2016).
Come direbbe un celebre allenatore “zero tituli” per il governo nella mobilità sostenibile e quindi un po’ di decenza servirebbe giusto per non scadere nel grottesco.
Marco Podeschi
San Marino, 2 dicembre 2016