
La notizia della querela sottoscritta dal Sig. Omar Vezzoli contro l’Ing. Marino Grandoni ha provocato un vero e proprio terremoto a San Marino. Oltre ad aver fatto numeri record, come visitatori, sul Giornalesm.com la notizia è da ieri pomeriggio sulla bocca di tutti. Sammarinesi e non.
L’ing. Marino Grandoni, noto professionista della Repubblica di San Marino, avrebbe – a leggere la querela che ieri abbiamo pubblicato – picchiato, con una spranga di ferro, in viso un buttafuori italiano, procurandogli la rottura del setto nasale guaribile in 15 giorni. Secondo Vezzoli, il Grandoni si sarebbe arrabbiato perché il buttafuori italiano avrebbe parcheggiato la moto in un’area vietata nel piano seminterrato del Centro direzionale Il Poliedro.
Dopo questo episodio, senza minimamente reagire, il Vezzoli si è recato dapprima in Ospedale, dove gli hanno 15 giorni di prognosi per via della rottura delle ossa del setto nasale, eppoi in Gendarmeria per la denuncia penale.
Dopo la pubblicazione della denuncia sul nostro sito abbiamo inviato delle mail al professionista sammarinese per poter scrivere anche la sua versione dei fatti. E cioè se confermava i fatti oppure ne dava un’altra.
Sino ad ora non ci è arrivata nessuna mail, ma abbiamo saputo attraverso persone a lui vicine, o comunque amiche, che lo stesso Grandoni smentisce nel modo più categorico la ricostruzione dei fatti operata dal Vezzoli, che invece al contrario siano stati aggrediti dal buttafuori italiano e che abbiano usato la spranga in ferro solo per legittima difesa. Inoltre, sembrerebbe, che i due Grandoni vogliano andare sino in fondo e che non siano interessati ad un ipotetico accordo transattivo. A loro favore – sembrano dire – ci sono delle fotografie/immagini che dimostrano la veridicità della loro versione.
A questo punto diventa fondamentale, vista le opposte versioni date dalle parti, e vista la gravità dei fatti contestati, la prova delle immagini di sicurezza videoregistrate. A questo punto solo l’autorità giudiziaria potrà fare chiarezza.
Qualora venga confermata la versione del Vezzoli, Grandoni rischia una condanna per lesioni, minacce e percosse. Diversamente qualora le immagini confermassero la versione del professionista sammarinese è probabile che l’autorità giudiziaria denunci d’ufficio per calunnia il buttafuori italiano.
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