L’altra mattina mentre bevevo dopo un caffé al bar ho colto un dialogo che avrei sperato sinceramente di non sentire. Un uomo e una donna sulla sessantina stavano leggendo il giornale e conversando poco lontano, stavano evidentemente commentando la tragedia di San Giuliano, dove una collaboratrice scolastica di Melfi, una ragazza di soli 37 anni, ha perso la vita a causa di un incendio della sua abitazione riminese. L’uomo si è lasciato sfuggire qualcosa del tipo: “Certo che qui non c’è lavoro nemmeno per noi”. Neanche troppo velatamente voleva dire, non ci voglio girare troppo attorno, che standosene a casa sua probabilmente non sarebbe morta. Oltra a farmi andare il caffé di traverso, provocando in me una sensazione di forte disgusto, questo fatto mi dà di che pensare. Temo purtroppo che alla base di certi sgradevoli pensieri non ci sia solo un razzismo latente e una pochezza culturale di dimensioni titaniche. Si tratta di una specie di cartina di tornasole del momento storico che stiamo vivendo. Il Covid ha fatto perdere il lavoro a tantissime persone, ne ha mortificate altrettante. Ha messo famiglie sul lastrico e chiuso la saracinesca a negozi e aziende. Ci ha messo insomma uno contro l’altro, in una guerra dei poveri che rischia di avere effetti se possibile ancor più devastanti della stessa crisi economica. Certo si tratta solo di una possibile chiave di lettura, di una spiegazione, visto che non possono esserci giustificazioni a pensieri talmente squallidi e privi di umanità. Ecco, io credo che il Covid stia mettendo a durissima prova la nostra umanità. Il cosiddetto distanziamento sociale ci sta facendo perdere completamente il senso della solidarietà, ma anche della realtà. Ne è la prova un servizio andato in onda qualche giorno fa sulla tv nazionale italiana, quando una notissima giornalista ha intervistato Maria Elena Boschi, deputata di Italia Viva. “Le faccio vedere delle foto – ha chiosato la collega – che hanno fatto molto discutere, sicuramente lei le conosce a memoria. Sono state pubblicate dal settimanale ‘Chi’, ritraggono lei con il suo fidanzato, l’attore Giulio Berruti, avete la mascherina abbassata mentre vi fate i selfie. È stata molto criticata perché in tutta Italia vige l’obbligo di portare la mascherina invece voi siete ritratti senza la mascherina”. La Boschi ha spiegato che si trovavano da soli e che la mascherina era solo stata abbassata un momento: “Io e il mio compagno indossavamo la mascherina. Le foto ci hanno colto quando l’avevamo abbassata, ma è durato solo un minuto, il tempo di scattarci un selfie. Penso sia normale, essendo ormai congiunti, stiamo insieme”. Insomma adesso non si può più nemmeno scambiarsi un bacio fra fidanzati. Per quanto generalmente io stia dalla parte dei colleghi giornalisti, credo che questo fatto dovrebbe farci tutti riflettere. Se questa è la normalità alla quale qualcuno vuole assuefarci, meglio allora passare per matti.
David Oddone