Dopo l’interpellanza che ha portato alla luce l’esistenza di alcune indagini nella Polizia civile Alleanza popolare torna a chiedere chiarimenti al proprio governo.
Nei giorni scorsi ha infatti depositato ben quattro interrogazioni sulla Pubblica amministrazione.
Gli stipendi dei dirigenti
La prima, firmata dal capogruppo Mario Lazzaro Venturini, chiede lumi sugli stipendi di alcuni dirigenti della Pa, in particolare di coloro che sono rimasti fuori dal livellamento retributivo contenuto nella riforma della Pa.
“Con il decreto adottato nell’ambito della riforma della PA – ricorda Venturini nell’interrogazione – sono state superate le retribuzioni “ad personam” precedentemente adottate, definendo con norma imparziale quali sono gli importi degli stipendi retribuzioni sulle posizioni previste nelle UO dell’ Allegato A alla legge 188/2011”. Dato che sono “state stralciate alcune posizioni”,il capogruppo chiede al Governo “quali siano i compensi omnicomprensivi per le figure dirigenziali a cui non si applica il decreto citato”. Chiede inoltre “di indicare il compenso omnicomprensivo netto e lordo, in modo da rendere intelligibile la risposta alla presente interrogazione”.
Dirigenti condannati o indagati?
La seconda invece, depositata dal consigliere Matteo Fiorini, chiede dettagli su eventuali vertici della Pa allargata indagati o condannati. In particolare l’ex segretario di Stato al Territorio vuole sapere: “nei confronti degli organi di amministrazione e di controllo degli enti pubblici si applicano le regole ed i requisiti previsti per gli amministratori ed i sindaci delle società di diritto privato e/o norme di disciplina speciali o mutuate da quelle del pubblico impiego, e quali esse siano”;
“se tra sindaci ed amministratori degli enti pubblici o a partecipazione pubblica vi siano persone che risultino indagate in sede penale o se a loro carico siano addirittura stati emessi rinvii a giudizio, come sembrerebbe da articoli di stampa”; “se, ricorrendo casi di cui al precedente punto 2, il Congresso di Stato intenda promuovere le procedure per l’osservanza delle norme di sospensione e/o decadenza applicabili, con quali tempi e procedure”;
“se, sussistendo tali atti giudiziari, essi sono stati comunicati dagli interessati al Governo, agli enti o organi preposti alle nomine e revoche”; “se, ricorrendo doveri di sospensione o autosospensioni, dimissioni o decadenza in relazione a precisi casi giudiziari, vi siano stati ritardi ed omissioni a carico di quali soggetti privati ed organi Pubblici”. Queste domande vengono tenuto conto “dei numerosi interventi legislativi già vigenti ed in corso di adozione finalizzati a garantire la legalità, correttezza ed imparzialità dell’attività amministrativa e la onorabilità ed etica dei soggetti che agiscono per conto dello Stato”, a partire dai dipendenti. Secondo Fiorini nei confronti degli organi amministrativi e dei controllo del settore pubblico allargato va posta “massima attenzione, onde garantire la concreta applicazione dei Principi” introdotti con le ultime normative.
Tutto sui distaccati
Nella terza interrogazione ancora Mario Venturini chiede l’elenco “dei distacchi amministrativi e delle assegnazioni nell’ambito degli uffici dipartimenti e servizi della pubblica amministrazione e degli enti del settore pubblico allargato”. In particolare il capogruppo vuole sapere per ciascuno di essi: nominativo, provenienza e destinazione, requisiti, motivazione e criteri di selezione.
Un faro sull’Iss
L’ultima interrogazione riguarda infine l’Iss. I consiglieri Matteo Fiorini e Nicola Renzi chiedono lumi in merito “alle verifiche ed ai relativi esiti disposte dal Comitato Esecutivo Iss nei confronti dell’operato di alcuni servizi preposti alla gestione di beni e servizi”.
“Vogliamo i dati”
Nessuna volontà polemica, precisa il coordinatore di Alleanza popolare Nicola Renzi. “Esercitiamo il nostro ruolo di consiglieri – dichiara – chiedendo dei dati in modo che emerga con chiarezza l’azione di governo” .
La Tribuna