Nel congresso dell’altro ieri è venuto fuori anche il nome di Maurizio Faraone quale nuovo capo della Gendarmeria. Non un generale pluristellato dell’arma dei carabinieri ma il capo dell’Interpol sammarinese.
Faraone già al centro di polemiche per il suo contratto molto particolare e proprio per questo il consigliere Federico Pedini Amati scriveva in una sua interpellanza: ”Faraone riceve il trattamento economico di decimo livello più le indennità che dopo alcune variazioni ammontano a 2.250 euro per 12 mensilità, cui è stato applicato il taglio del 10%. La durata del contratto è di 5 anni, con possibilità di rinnovo biennale tacito. In caso di mancato rinnovo il rapporto di lavoro verrà mantenuto. Anche perché si è dimesso dagli incarichi che aveva in Italia.”
Sempre in questa interpellanza emerge anche che Faraone ”dal 16 ottobre 1982 al 16 giugno 2007 aveva prestato attività lavorativa al Sisde”. Quindi di fatto si passerebbe dai Carabinieri ai servizi segreti.
In una interpellanza del parlamentare Iannutti (ex Idv=Italia dei Valori) viene citato il nome di Faraone, oltre ai nomi di Fiorenzo Stolfi, Marco Bianchini, Riccardo Ricciardi e Achille Zechini dove paventava il pericolo che San Marino fosse in mano ai servizi segreti.
In un’articolo de La Tribuna del 29.03.2012 dal titolo: Faraone ha occultato le prove? si fa ancora il nome di Maurizio Faraone.
Faraone è stato anche Commissario del Credito Sammarinese appena commissariato. Era il luglio 2011. Tribuna scriveva su questa nomina: ”la questione infatti non ha caratteri di natura solo amministrativa, ma sopratutto ora interessa capire cosa ci facesse Vincenzo Barbieri nella piccola banca sammarinese e per quale motivo la sua presenza non fosse stata oggetto di accurata indagine.”
Faraone è stato anche protagonista dell’accordo di cooperazione tra le polizie sammarinesi ed italiane.