
Tempo di sacrifici per i cittadini della Repubblica di San Marino. Del resto, il governo ha oggi una priorità: risanare le casse pubbliche. In questo contesto si inseriscono due recenti delibere – n.006 del 6 ottobre e n.106 del 28 dicembre scorsi- attraverso la quale il Congresso di Stato ha disposto il conferimento di un incarico agli avvocati Antonella e Alessandro Monteleone, affinchè affianchino l’Avvocatura dello Stato nelle diverse fasi del nel maxi-processo incentrato su ipotesi di reato del calibro di corruzione e riciclaggio contro i leader di una intera stagione politica, dove l’Ecc.ma Camera si è costituita parte civile.
In diversi sul titano -anche attraverso i social network, agorà elettronico di questo secolo- hanno espresso le loro perplessità sostenendo che questa spesa, quanto mai ingente visto che fino ad ora sono stati stanziati la bellezza di 120 mila euro per remunerare il lavoro dei due legali italiani, poteva essere evitata utilizzando le professionalità già in forza all’Avvocatura dello Stato.
La “polemica” si accende su Facebook… “Processo Mazzini, ecco i rinforzi. Prevista una parcella da 70mila euro”… Apriti cielo… “E vai…”. “Chi paga?”. Risposta immediata: “Pantalon…”. E ancora: “Ma scusate, parliamo di figure di un certo rilievo… bho…”.
Perplessità elettroniche. Ma prevedibili in tempi di ristrettezze economiche, di sacrifici richiesti ai cittadini. E del fatto che, senza nulla togliere all’indiscutibile competenza e professionalità dei due avvocati romagnoli, non è che il Governo abbia poi “rinforzato” l’Avvocatura dello Stato con nomi di mostri sacri del Foro del calibro, per fare un esempio, di Franco Coppi.
Che piaccia o no, che fosse stata evitabile o meno, la spesa c’è stata ed è nero su bianco negli atti del Governo. La prima delibera, emanata il 6 ottobre 2015, stanzia 50mila euro per la cosiddetta “fase uno”, la seconda, del 28 dicembre 2015, altri 70mila euro per la “fase due”, per un totale di 120 mila euro. Era una spesa realmente necessaria? Secondo il Governo, evidentemente, sì… Ma i cittadini ne sembrano poco convinti.
e.l.