Le difese, specie quella dell’ex Ministro Claudio Podeschi, ”gongolano”, il Pm – che sul Titano si chiama Procuratore del Fisco – e le parti ”arrancano”…Anzi, nonostante la Segreteria di Stato agli Interni, investendo diverse decine di migliaia di euro in parcelle, abbia ”disposto” rinforzi” esterni da affiancare all’Avvocatura dello Stato per rappresentare in Aula l’Ecc.ma Camera, fino ad ora, per l’accusa sembra una chimera il riuscire a ”cavare” un classico ragno da un buco… ieri ci si è illusi, per un attimo, che l’Avvocato di parte civile Antonella Monteleone stesse estraendo un primo asso dalla manica … ha presentato due pagine sottoscritte su carta Intestata Intelcom San Marino, da Andrea Cendari Pignatelli, dal 2002 al 2008 amministratore di Telecom Italia San Marino – in cui lo stesso invitava il governo ad una ”pausa di riflessione” prima di concedere la concessione che avrebbe rotto il monopolio e che alla base di questo procedimento giudiziario.
Alla fine, più che un asso di briscola, la lettera è apparsa come un due di coppe, visto che più o meno debite pressioni del monopolista finalizzate a rinviare il superamento del monopolio non paiono neppure un labile indizio nel castello accusatorio incentrato su presunte tangenti girate attorno al rilascio di una concessione che, questo monopolio, lo ha poi superato. Ma tan’è, anche questa azione sembra dimostrare le grandi difficoltà incontrate, fin dall’inizio del dibattimento, dall’accusa.
Difficoltà rese palesi dalla comunicazione del legale di Giuseppe Roberti, al Giudice Felici, di rinuncia a tre testimoni da lui citati a supporto della difesa. ”Visto che l’estraneità del mio assistito con Finproject, ha spiegato in aula alla chiusura dei lavori – è già chiara sulla base delle testimonianze fino ad ora prodotte dai teste citati dall’accusa, ritengo superfluo ascoltare altre disposizioni in tal senso”. Ennesimo colpo di scena, sempre ieri, anche per Claudio Podeschi, chiamato in causa negli atti istruttori come destinatario di una tangente conseguente al rilascio della concessione e delle agevolazioni al secondo gestore telefonico sammarinese.
Sulla base della testimonianza di Massimiliano Casali, all’epoca dei fatti contestati coordinatore della Segreteria alle Telecomunicazioni retta dal Segretario di Stato Claudio Felici, ieri per la prima volta in Aula, non solo non sono emersi collegamenti diretti tra lo stesso Podeschi ed i promotori dell’azienda poi destinataria della nuova concessione,ma addirittura questi avrebbe ”presentato” una cordata concorrente poi ritenuta non idonea per ricevere la concessione ad operare nel mondo delle telecomunicazioni sammarinesi.
Enrico Lazzari, La Voce