San Marino. Maxi-Processo Conto Mazzini. Dove sono finiti i soldi? …. di Marco Severini

severiniGiornalesm.com, e soprattutto il sottoscritto Direttore del sito di informazioni più letto a San Marino, si sta appassionando alle vicende che riguardano il Maxi-Processo Conto Mazzini.

Ho partecipato a quasi tutte le udienze (Non sono riuscito ad andare a quella, che dicono essere stupenda, di Carrirolo ma provvederò a trascrivere quanto si è detto) e posso dire quello che è emerso è un quadro davvero sconcertante se non desolante. Nulla da dire sull’enorme ed esteso lavoro che hanno compiuto i giudici inquirenti, i quali saranno stati sulle carte interi mesi per formulare le accuse, ma qualcosina invece va detto sul lavoro dei loro collaboratori.

Abbiamo visto scene a dir poco pietose da parte dei collaboratori dei magistrati. L’impreparazione e la superficialità è regnata sovrana. Ho, in un caso,  visto fare prendere per buona non l’ultima dichiarazione scritta, quella che ha contribuito a mandare in carcere Podeschi e la Baruca, ma la penultima di alcuni mesi prima e visto boffonchiare frasi incomprensibili a giustificazione di questo atteggiamento per così dire … così irresponsabile.

Visto collaboratori scusarsi con la Baruca perchè ci si ”dimenticati di togliere il suo nome” dai documenti che poi sono stati usati dagli incolpevoli magistrati nelle accuse. Ma la Baruca anche per queste sviste si è fatta oltre un anno di carcere. Visto addirittura usare il termine ‘improprio” per giustificare errori o situazioni non corrette.

Tutto questo è inaccettabile! Quando si parla di gente che è finita in carcere e li c’è stata oltre un anno.

Un vero disastro da parte del collaboratori, peraltro pagati lautamente dalla collettività – alcuni di gran lunga oltre 100.000 euro -, che hanno tratto in inganno coloro che si dovevano per forza fidare di questi data la enorme mole di lavoro a cui erano soggetti. Il Procedimento Conto Mazzini è composto da  decine di migliaia di affogliati!

De Magalhais,Ma l’ultima settimana è stata, almeno per me, molto interessante. Soprattutto l’escussione di un certo Carlos Daniel De Magallhais (nella foto). Un impettito quanto loquace economista brasiliano che doveva essere – a quanto pare dalla testimonianza – il regista degli investimenti che investitori, del calibro del magnate australiano Simon Murray, n.1 di Oracle, e Armen Sargsyan – potentissimo e danaroso ex primo ministro armeno – , volevano effettuare a San Marino. Doveva così iniziare l’internazionalizzazione dell’economia sammarinese, finalmente. Ma ciò non avvenne!

Una ventata di aria nuova che ci avrebbe permesso di iniziare ad affrancarci dal giogo di dipendenza dall’asfittica economia italiana, con tutti i suoi problemi come vediamo anche in questi giorni. Gli investitori volevano ridare l’indipendenza statuale a San Marino, cosa che con questi politici di bassissimo profilo e rango non abbiamo, iniziando proprio dalla costruzione di un aeroporto, e non solo, moderno e funzionale che ci avrebbe permesso di poter effettuare voli senza recarci in Italia. Ma ancora, Hotels, casino, case private ed infrastrutture e investimenti che avrebbero portato una ricchezza diffusa tra la sua popolazione. DE Magallhais parla di trilioni di euro!

Ma ovviamente era troppo bello! E non se n’è fatto nulla, anche se De Magallhais ci crede ancora, come si può vedere e sentire dalla nostra video-intervista.

Proprio per far iniziare queste attività i due investitori finanziano le prime spese, come parcelle di importanti avvocati internazionali, viaggi e/o spese di costituzione, mettendo di tasca loro – denaro come dirà De Magallhias totalmente pulito – la bellezza di 6,8 milioni di euro (3 a testa circa). Denari rilevanti per chiunque ma non per loro che sono abituati a far girare centinaia di milioni di euro. Noccioline dirà De Magallhias rispetto a quello che avrebbe portato la realizzazione a San Marino di parte dei progetti che avevano in testa.

Il loro partner è Pietro Silva, acuto ed importante uomo d’affari italiano, amico e persona di fiducia dell’economista brasiliano. Silva è stato per tanti anni vicinissimo a Claudio Podeschi.

Alla fine di tutti questi importanti progetti non se ne fa nulla, cambia il governo e va su il PSD con Ap e Su, che intende realizzare – magari ispirati proprio da questi progetti  – l’importante Piano McKinsey. Tanto fantastico (era veramente eccezionale ndr) ma non per tutti gli alleati di governo del Psd. Anche questa iniziativa, che avrebbe – anche questa – dato grande respiro all’economia sammarinese per decenni, viene abortità; viene preferita l’inerzia che il benessere futuro.

Ma i 6,8 milioni di euro versato dalla Polider (società di De Magallhias) alla Fondazione che fine hanno fatto? I 6,8 milioni di euro erano stati versati dagli importanti investitori stranieri Murray e Sargsyan alla Polider e da questi alla Fondazione per la Promozione e lo Sviluppo di Pietro Silva. Sembra a ben vedere i movimenti bancari che gran parte di questi soldi siano stati presi da Silva e da Podeschi. Per l’ex Segretario di Stato l’ottimo (e lo dicono in tanti ndr) Giudice Felici parla di 2.8 milioni di euro. La difesa Podeschi, o lui stesso, dovrà dirci e dimostrarci dove sono andati a finire questi soldi ritirati dallo stesso Podeschi e quanti di questi sono andati a finire nelle casse della Dc (costituitasi addirittura parte civile!) per finanziarie le varie campagne elettorali.

Appurato che non c’è riciclaggio, ne vi sono prove per stabilire che questi 6,8 milioni di euro siano provento di attività illecita, siamo di fronte probabilmente – se Podeschi non riuscirà a giustificare e dire a chi ha dato questi soldi a solo reato di truffa semplice, già prescritto da anni. Gli investitori sono stati ingannati oppure davvero non si è potuto fare nulla per motivi politici? Podeschi a chi ha dato questi soldi? a quali democristiani? Ha prove per confermare questo passaggio di denaro alle casse della Democrazia Cristiana sammarinese? E’ reato il finanziamento della politica? Quanti di questi soldi Podeschi ha tenuto per se? Se non c’è riciclaggio è una truffa a dei seri investitori internazionali?

Queste sono tutte le domande dovremmo farci e che dovrebbero avere delle risposte in fase processuale, errori nelle domande da parte degli avvocati – pagati lautamente da parte dei contribuenti – dell’accusa permettendo.

Marco Severini – Direttore del Giornalesm.com