San Marino. Maxi-processo Conto Mazzini. L’escussione testimoniale di Augusto Casali

Augusto CasaliSi da inizio all’escussione del testimone Augusto Casali – udienza del 26.04.2016.

  • Giudice Felici: Lei in sede inquirente ha reso dichiarazioni in questo procedimento il 23.01.2015. Ha dichiarato: ”non ho mai avuto rapporti con Finproject. Non sono mai entrato nei loro uffici e non so neppure dove fossero ubicati. Non ho mai incontrato ne Bruscoli, ne Tortorella. Ne ho sentito parlare ma non li ho mai visti. Ne ho sentito parlare e ne ho mai avuto denaro da Finproject, ne mi è stato offerto. Prendo atto dell’appunto che mi è stato mostrato e ribadisco di non aver ricevuto quattrini. Preciso di non essere l’unico Casali all’interno dei nuovi socialisti. Non posso escludere che il Nuovo Partito Socialista fosse una formazione importante e che aveva attirato l’attenzione anche di alcuni imprenditori per la capacità di mediazione tra le forze politiche e per l’attività che io stesso avevo svolto in prima persona, favorendo e cementando l’alleanza tra AP e DC che poi ha rappresentato il fulcro della coalizione di governo che è uscita vincitrice alla elezioni del 2008. Politicamente ho sempre combattuto, sia pubblicamente che all’interno del partito, il malaffare e l’uso della politica per l’arricchimento personale. Non è a caso che all’interno del partito socialista ho contrastato apertamente Fiorenzo Stolfi della sua gestione del partito e della cosa pubblica. Conosco Giuseppe Roberti dalla metà degli anni ’90 perchè agli incontri con esponenti della DC era spessa presente. In particolare era vicino a PierMarino Menicucci che spesso accompagnava agli incontri. L’ho incontrato circa un mese fa.” Questo è quello che lei ha detto il 23.01.2015. Corrisponde al vero?

Augusto Casali: ”Si assolutamente!’

  • Lei dice di aver incontrato Roberti circa un mese fa. Quindi siamo nel Dicembre 2014..e sulla base degli atti in quel periodo c’erano già degli imputati di questo procedimento tra cui Roberti. Perchè lo incontra?

Semplicemente perchè avevamo questa conoscenza da vecchia data e quindi periodicamente e saltuariamente ci incontravamo.

  • Solo voi due?

Si, solo noi due. E facevamo delle analisi di natura politica, di come andavano le cose. Di cosa stava succedendo ecc. Naturalmente negli ultimi periodi, io ho diradato questi incontri però negli ultimi periodi lui mi parlava della sua situazione giudiziaria ed io lo invitavo a rendere la verità ai magistrati. E quindi di farsi carico di dire tutto quello che sapesse. Ma eravamo solo noi.

  • In questo processo viene contestati agli imputati anche il misfatto di associazione a delinquere. Che immagino possa capire di che capire di che cosa si tratti. Quindi lei mi conferma di aver incontrato Roberti in occasione di incontri politici con altri esponenti politici..

Questo prima…

  • Dove le vicende giudiziarie lei lo vede..solo voi due..

Si, ehmm..saltuariamente e ci incontravamo in un bar di Montelicciano oppure in un bar sulla Superstrada in territorio italiano ed eravamo sempre e solo noi.

  • Sempre stando alla sua testimonianza lei dice che Fiorenzo Stolfi era uso al malaffare ed usava la politica per arricchimento personale. Ma ha degli episodi specifici per confermare questo?

No, glielo spiego ed ho bisogno di dare una risposta un po’ articolata. Io non sono mai venuto a conoscenza di niente di specifico. Ne che riguardasse Stolfi ne nessun altro, però nel corso della mia militanza all’interno del Partito Socialista Sammarinese mi sono gradualmente reso conto che c’erano delle cose che non andavano, c’era un sistema che era malato. Inizialmente dell’unificazione dei tre partiti socialisti c’è stata quella tra Partito Socialista e Partito Socialista Democratico Indipendente da cui io provengo, po successivamente si è completata l’unificazione socialista con l’ingresso del PSU. Quindi dentro il Partito Socialista c’erano tre componenti, e quindi erano delle correnti non ufficializzate ma che si muovevano all’interno del Partito Socialista…

  • Eravamo nel 1990…

1991-1992. Eppoi siamo andati al Governo. Quindi abbiamo cominciato a vedere verso il 1993-1994 che quando c’era da nominare qualcuno in qualche commissione e in qualche posto, mentre noi dovevamo fare mente locale su chi mettere, gli altri – soprattutto quelli del PSU – avevano sempre le persone giuste da mettere al posto giusto. Inizialmente per noi erano compagni come altri poi io ho cominciato ad interrogarmi il perchè di questa cosa, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è avvenuta nel 2002 quando io ero Segretario del PSS. Io mi operai per mandare la DC all’opposizione e ci riuscii dato che non era non più sostenibile l’alleanza dato che c’erano continui cambi di partner tra socialisti e comunisti e demmo vita ad un governo con i democratici e Alleanza Popolare. Questo nel 2002. Dopo 3 mesi, mi sembra, ci fu in CGG un ordine del giorno contro l’allora Segretario alle Finanze Fiorenzo Stolfi portato avanti da due consiglieri socialisti: Monica Bollini e Giuseppe Rossi. L’odg fu respinto ma da giorno dopo cominciarono le grandi manovre per cambiare nuovamente governo. Con questo nuovo governo di sinistra il PSS aveva 5 segreterie tra cui Esteri, Finanze, Sanità, Turismo ed un’altra che non ricordo. Ma comunque molto molto importanti. Qualche giorno dopo l’ordine del Consiglio io fui chiamato in una riunione in un ufficio alla Piazza a Rovereta di Germano De Biagi. Mi telefonò lui, ed allora io ero Segretario di Stato agli Esteri ed ero in riunione con delle persone. Risposi che sarei venuto più a questo incontro con gli amici democristiani, come mi aveva detto lui. Andai giù più tardi per capire che cosa stesse succedendo e quando sono arrivato c’era il Segretario della Dc con alcuni democristiani. C’era De Biagi e Stofli ed il Segretario della DC, un po’ anche imbarazzato mi disse intanto che ti abbiamo aspettato abbiamo predisposto questo. Mi tirò fuori un foglio ed io credevo che fossero appunto che lui aveva preso mentre io non c’ero. Invece era un accordo per rifare il governo tra Dc e PSS. A quel punto io non accettai perchè avevo capito che c’era qualcosa che non aveva nessun raziocinio di ordine politico e nessun interesse per il paese e nemmeno per il mio partito. E’ quello il momento in cui ho capito che effettivamente dietro a certe scelte non c’erano gli interessi del partito e del paese. Probabilmente c’erano altri interessi che io non conoscevo nel dettaglio.

  • Benissimo, da una mossa politica avventata lei può dire che c’è qualcuno che usa la politica per arricchimento personale? E per il malaffare?

In questi fogli c’era un accordo di ordine politico e si stipulava che si sarebbe andati alle elezioni e dopo le elezioni si sarebbe fatto un nuovo governo con la DC. 

  • Si parlò di persone specifiche che dovevano avere oltre che ruoli politici anche ruoli amministrativi? Oppure rilascio di concessioni?

No, no era un accordo squisitamente politico. 

  • Non le sembra avventato parlare di malaffare allora?

no, no io mi sono fatto questa opinione. Io dico che se tu fai una mossa politica che non porta nessun giovamento, a nessun interesse per il paese – ed il governo che ne venne fuori fu uno dei peggiori per la storia del paese – io penso che dietro ci siano altre ragioni, ad altri motivi. Penso ad interessi che nulla hanno a che vedere con gli interessi generali. 


Procura Fiscale Dott.Cesarini: ”volevo chiedere se è a sua conoscenza dei metodi di finanziamento dei partiti a cui lei ha aderito da parte non dello Stato ma di altri personaggi. 

  • Come categoria generale, come finanziamento ai partiti.

Se avete avuto finanziamenti da privati. 

  • Da quando lei fa politica?

”in casa mia si è sempre respirata politica. La prima volta che sono stato consigliere è stato nel 1988. Io non conosco le modalità precise di finanziatori privati perchè chi li riceveva si guardava bene di dirlo ad altri. Però posso dire che uno dei modi per finanziare i partiti erano ad esempio le feste di partito e c’erano diversi imprenditori che compravano molti milioni (di lire) di biglietti della lotteria. 

  • Lei comunque è stato nel Partito Socialista dal 1988 e c’era una legge che prevedeva il finanziamento pubblico. Per ogni seggio lo Stato contribuiva. E questo lo sappiamo. Attività pubbliche sono un’altra cosa, ma lei in tutta la sua esperienza di consigliere – cioè dal 1988 – non le è mai capitato di prendere soldi da una donazione di soldi pura e semplice?

No, a me è capitata una cosa. C’è stato un imprenditore che mi ha portato – quando ero Segretario di Stato al Turismo a metà degli anni ’90 – una busta con dei soldi dentro che io ho restituito. 

  • Ma ascolti il bilanci del Partito Socialista non contemplava le somme ricevute per donazioni private oppure o no? C’erano?

No, non c’erano. Se non in alcuni casi, c’erano alcuni imprenditori che avevano sovvenzionato il partito. Però i grossi finanziamenti non figuravano. Penso che se li prendesse il singolo politico, ma non ne sono a conoscenza. Ad esempio c’era il capitolo della gestione del voto estero, noi sappiano quanto siano deleterie le cordate, infatti io nel 2003 ho presentato il referendum sulla preferenza unica proprio per rompere le cordate cosa che sto preparando anche ora. Basta andare a vedere i voti che ha preso qualcuno durante le elezioni e per forza i soldi devono essere girati..

  • La risposta; per quanto le consta per lei non esisteva un finanziamento aperto, diffuso ed iscritto al bilancio di grosse somme di privati ai partiti. Però lei mi saprebbe riferire un caso, mi saprebbe dire che signor x ha preso questi soldi?

No, io non sono a conoscenza di fatti precisi, però avendo fatto politica dal 1988 ed avendo visto tante cose sono abbastanza sicuro di quello che dico, anche se non ho conoscenza di fatti specifici. 

Procura fiscale Dott. Cesarini: ”lei non ha visto qualche suo collega che avesse messe a disposizione del partito delle grosse somme di denaro”?

Forse le avranno avute, ma a me non me l’hanno dette di sicuro, insomma.

Quando lei è stato Segretario agli Esteri si ricorda di nomine di rappresentanze diplomatiche che ha avuto qualche rilievo nella scelta delle persone…

  • Ci dica come avvenivano!

Nel periodo in cui sono stato Segretario per gli affari esteri io e cioè dal luglio del 2002 sino al dicembre 2002 abbiamo nominato due o tre rappresentanti di paesi esteri a San Marino, insomma. Altre nomine di paesi fuori non ne abbiamo fatte. 

  • Ha visto dei dossier? Si è interrogato?

Venivano predisposti dal personale diplomatico della Segreteria di Stato per gli affari esteri ed in base ai dossier  preparati si sceglieva. In quel periodo non ho visto delle nomine irragionevoli.

In altri periodi?

No, perchè io mi sono sempre occupato di turismo e di territorio e per un  breve periodo degli esteri. facevamo oltre 100 delibere ogni seduta ed andare alla radice di ogni delibera e capire perchè è stata fatta diventava molto complicato.

  • Lei non valutava o verificava le nomine consolari che approvava il congresso di stato?

Ci si fidava molto del dossier che veniva presentato e supportato dalla Segreteria con corricula dei candidati.


Avv, Rossano Fabbri – difesa Roberti: Ha parlato di finanziamento pubblico ai partiti. Lei nel 2005 era in Consiglio, aveva qualche carica?

Ero in Consiglio, ma non avevo nessuna carica perchè ero uscito dal Partito Socialista, prima avevo fatto una corrente che era diventato partito ed ero solo consigliere. Poi abbiamo fatto il NPS – Nuovo Partito Socialista nel 2005.

Lei si ricorda la legge del 2005 per il finanziamento alla politica, se la ricorda?

Mi sembra che sia del 2006 poco prima delle elezioni e si decise di comune accordo che andasse in vigore dopo le elezioni..

Lei mi sa dire le motivazioni di questo periodo così lungo per farla entrare in vigore?

Io penso perchè l’interesse dei partiti nei confronti del voto estero era molto diffuso. Lo fecero perchè si era a ridosso delle celebrazione fatta con le regole che c’erano..

  • Lei votò contro questa legge?

Non mi ricordo, anche se ero in aula.

Lei si ricorda che il tempo …

io ricordo che c’era anche una legge che prevedeva il rimborso del voto elettorale estero. Ci furono una serie di confronti. Nel 1959 c’era tanto interesse per il voto estero, e venne approvato per il voto di corrispondenza. 10 anni dopo si eliminò questa modalità di voto perchè si sospettò dei brogli del voto americano. Ci fu un periodo che lo Stato messe a disposizioni mezzi  ed altre cose.

Che cosa mi può dire della figura di Giuseppe Roberti? anche a livello politico..

Io ricordo che Roberti fu chiamato dalla dirigenza della Dc perchè lavorava nell’entourage di Nino Cristofori e quindi vicino all’onorevole Giulio Andreotti. Fu chiamato perchè potesse portare degli incontri con personalità importanti italiane. Sarebbe potuto essere utile perchè era un introduttore. Eppoi io ho cominciato a vederlo dall’inizio degli anni ’90. Partecipai a diverse riunioni ristrette dove c’era lo stesso Roberti, me lo chiede anche Rattini. E c’erano i dirigenti della Dc e quasi sempre c’era Roberti. C’era sempre Roberti i questi incontri con la Dc. 

  • Il partito socialista aveva queste persone?

in quelle più ristrette c’erano io, Rattini, il Segretario Dc che era Menicucci e Roberti. 

Rispetto a questi incarichi che ha avuto il mio assistito. Ricorda qualcuno che ha avuto buon esisto? Se faccio il nome di Francesco Cossiga si può dire che fu portato a San Marino per quanto fece il mio assistito?

Si si, Roberti aveva questa abilità e capacità di colloquiare con questi personaggi italiani e sulla venuta a San Marino, Roberti ha esercitato questa funzione. Indubbiamente.

Ci può dire secondo lei se questi rapporti hanno portato aspetti positivi o risultati da un punto di vista politico?

No io non me lo ricordo, però posso dire che quando è stato dato un incarico diplomatico fosse Fabio Berardi che disse che questo incarico se lo meritava per quello che aveva fatto per San Marino.


Avv. Stefano Pagliai, difesa Podeschi: ”La nomina degli ambasciatori chi la decide”?

Il Congresso di Stato eppoi viene notificato al Consiglio Grande e Generale, il Segretario agli Esteri faceva per così dire il passacarte. Non aveva una conoscenza approfondita della persona da nominare. 

Ci ha già detto che lei non ha preso quattrini, e che pensasse che ci fosse qualcosa sotto nell’accordo tra PSS e DC…

Quell’accordo non aveva nessuna logica da un punto di vista politico e non portava nessun vantaggio al paese.  Quindi per una lunga militanza politica che mi sono fatto ho avuto sentore che ci fosse qualcosa dietro. Ma non sono a conoscenza di fatti specifici. 

Questa per la sua ottica politica, le faccio un esempio anche io potrei pensare che in Italia l’accordo tra Verdini ed il PD abbia una logica politica. Da qui a dire che c’è qualcosa sotto che ne corre!

Si però quando ci sono state le elezioni vedrete che ci sono dei distacchi nelle preferenze da un consigliere ad un altro, che non hanno una spiegazione tecnica. Non ci sono gli interessi del paese.

Perchè venne da lei quel signore con quella bustarella che lei ha rifiutato?

Io ero Segretario da tempo, un nuovo che si affacciava alla politica che conta e questo signore venne nel periodo natalizio, non mi chiede nulla in cambio, e mi portò questa busta. Io ingenuamente la presi, ma appena la presi capii che c’erano di dei soldi dentro. Così gliela resi. Sarà stato verso il 1993.


  • Lei nella sua esperienza in Congresso, le è mai capitato che un Segretario di Stato agli esteri portasse una nomina di un abascaitore e che il Congresso gliela rifiutò?

no, solo che veniva portata nel Congresso di stato e nessuno si è permesso mai. Votavamo anche e non è mai successo che gli si mettesse dei vincoli per la nomina.


 

FINE ESCUSSIONE DI AUGUSTO CASALI.