Giuseppe Roberti, Joe-Giuseppe Moretti, Lugi Moretti, PierMarino Menicucci e Pier Marino Mularoni secondo quanto scritto nell’ordinanza di rinvio a giudizio da parte dei giudici, in concorso tra loro, occultavano, trasferivano e trasformavano il provento di misfatti (contro la pubblica amministrazione, falsa fatturazione, falsità in atti, truffa, ricettazione, appropriazione indebita di fondi societari ed altri reati) avvalendosi della società sammarinese Penta Immobiliare Srl., di cui Giuseppe Roberti e Luigi Moretti detenevano, direttamente ed in base ad un mandato fiduciario, quote in realtà riconducibili (sulla base di una scrittura privata ”segreta”) anche a Pier Marino Menicucci e a Pier Marino Mularoni.
La reale provenienza dei fondi confluiti in Penta immobiliare veniva occultata attraverso l’artificiosa redazione dei bilanci di esercizio, la simulazione di operazioni di compravendita (con finalità meramente restitutoria), il subentro in operazioni di locazione finanziaria immobiliare, nonché attraverso l’acquisizione di azioni di banche e società immobiliari (560.000 euro per l’acquisizione di una partecipazione in Incomdue Srl., partecipazione poi ceduta a Uno-One senza ricezione di pagamento; 1.200.000 euro per l’acquisto di una partecipazione in Banca Commerciale Sammarinese, partecipazione poi ceduta senza ricezione di pagamento).
Attraverso atti di conferimento soci, privi di reale giustificazione economica, Giuseppe Roberti e Luigi Moretti versavano a favore di Penta Immobiliare oltre 3.204.515,63 euro.
I fondi trasferiti a Penta Immobiliare venivano impiegati per operazioni di investimento mobiliare (azioni di Banca Commerciale Sammarinese acquistate per 1.200.000 euro, di cui 950.000 euro provenienti direttamente dal conto di Penta Immobiliare, e cedute per 1.380.000 euro, quote di Incomdue Srl. per 560.000 euro), immobiliare (65.400 euro destinati all’acquisto di un immobile a Urbino, poi ceduto senza ricezione di pagamento, a Pier Marino Menicucci;
124.167,53 euro destinati all’acquisto di un immobile a Bologna poi ceduto a Pier Marino Mularoni, senza ricezione del pagamento,
1.300.000 euro per l’acquisto di un immobile a Domagnano in forza di un contratto di compravendita concluso tra Penta Immobiliare, Roberto Ragini e Luigi Moretti, contratto poi risolto con conseguente obbligo di restituire una parte del prezzo già versato da Penta Immobiliare pari a 600.000 euro a favore di Giuseppe Roberti;
137.000 euro per l’acquisto di un immobile sito a Domagnano in Via ‘Ca Giannino, immobile poi ceduto in data 21.05.2012 a Pietro Sicari;
180.000 euro per l’acquisto di un immobile sito a Domagnano in Via ‘Ca Giannino, immobile poi ceduto in data 10.10.2012 a Elisa Fabbri per 143.000 euro;
410.000 euro per il subentro di un contratto di leasing relativo ad un immobile sito a Valdragone in Strada delle Cacciarove, immobile poi ceduto a Marianna Marcucci il 05.06.2014 al prezzo di 250.000 euro) e finanziato, con la sola finalità di ritrasferite i proventi medesimi ai soci in maniera da ostacolare la tracciabilità dei passaggi di denaro e così l’individuazione della provenienza criminosa.
I beni immobili – scrivono i giudici – venivano in parte ceduti a soggetti compiacenti, estranei alla società e ai soci o apparentemente tali, ed in parte venivano ceduti ai soci occulti (Mularoni e Menicucci) senza che alla società fosse pagato iil prezzo per il trasferimento della proprietà di beni immobili. Più specificatamente:
– Giuseppe Roberti conferiva fondi per 2.439.765,63 euro, che accreditava sul conto acceso presso la Banca Commerciale Sammarinese per 1.509.765,63 euro, tramite versamento di 315.750 euro in contanti, conversione ed incasso di libretti al portatore ”Etoile” per 213,015,63 (alimentato per 148.000 euro con fondi derivanti dal libretto ”Mas” al quale erano versati 523.000 euro a seguito della compravendita della sede di BANCA CENTRALE DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO) , ”Mercedes” per 305.955,20 euro, ”Due” per 194.044,80 euro, ”Linda” per 221.000, oltre euro 265.000 tramite bonifici da lui disposti.
Roberti versava, altresì, sul conto acceso presso Banca di San Marino 830.000 euro, tramiate versamento di assegni bancari per totali euro 310.000 e bonifici per 520.000 euro.
Roberti trasferiva, inoltre, tramite bonifico, 100.000 euro sul conto acceso presso la Banca Agricola Commerciale;
Luigi Moretti conferiva a Penta Immobiliare 764.750 euro, accreditandoli sul conto acceso presso la Banca Commerciale (tramite versamento di contante per 249.750 euro, versamento assegni per 125.000 euro, bonifici per 390.000 euro).
Pier Marino Mularoni riceveva da Luigi Moretti 150.000 euro in contanti (derivanti dalla vendita delle azioni di Banca Commerciale detenute da Penta Immobiliare) che venivano depositati sul conto collegato al mandato fiduciario (10/04 SM) conferito da Mularoni a Trecentouno Spa. La provvista veniva utilizzata per acquisire il 25% delle azioni della IBIS IMMOBILIARE Spa.;
Pier Marino Mularoni riceveva in proprietà un appartamento (sito a Bologna) precedentemente intestato a Penta Immobiliare , per il quale veniva (solo) simulato il pagamento del prezzo dichiarato di 122.000 euro.
Pier Marino Menicucci, riceveva da Giuseppe Roberti 39.900 euro in contanti, derivanti dall’estinzione di (alcuni dei) libretti accesi da Luigi Moretti con i fondi ricavati dalla cessione delle azioni di Banca Commerciale intestate a Penta Immobiliare;
riceveva 188.000 euro tramite intestazione di un dossier titoli acquistati con i fondi derivanti dal libretto ”Due”;
riceveva in proprietà un appartamento (sito ad Urbino) in precedenza intestato a Penta Immobiliare, per il quale veniva (solo) simulato il pagamento del prezzo dichiarato di 65.400 euro.
A seguito del disinvestimento dei titoli, il ricavato della cessione (194.307,78 euro) veniva trasferito a favore di Penta Immobiliare.
Coi fondi così ripuliti (anche tramite le operazioni di investimento e disinvestimento) subentrava a prezzo di particolare favore, a Luigi Moretti e Roberto Ragini nel contratto di leasing avente ad oggetto un ufficio e posti auto presso il WTC – World Trade Center.
In San Marino, sino alla cessione degli immobili di Penta e al sequestro delle proprietà immobiliari (tra il 5 giugno 2014 ed il 26 gennaio 2015).