I giudici hanno rinviato a giudizio Marziano Guidi, Claudio Podeschi, Pietro Silva e Biljana Baruca per in concorso – queste le loro parole – tra loro ed altri, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso finalizzato ad occultare la provenienza criminosa dei fondi ripuliti attraverso la ”Fondazione per la promozione economica e finanziaria sammarinese”, Fincompany trasferiva, sostituiva e occultava fondi per 1.340.000 euro.
Pietro Silva, accendeva presso Banca Commerciale Sammarinese il libretto al portatore ”Aurora”, sul quale trasferiva 1.050.000 euro, prelevati dal conto della ”Fondazione per la promozione economica e finanziaria sammarinese” presso Banca Commerciale Sammarinese.
Il libretto veniva consegnato a Claudio Podeschi, che, a sua volta lo consegnava a Marziano Guidi, procuratore di Fincompany.
Marziano Guidi utilizzava la provvista per alimentare, tramite assegni circolari intestati alla società finanziaria, il conto collegato al mandato fiduciario (n.10535) conferito da Claudio Podeschi, il quale prelevava la provvista (1.045.000) in contanti. La somma residua (7.452,37 euro), a seguito della revoca del mandato fiduciario da parte di Podeschi (31.08.2010) veniva trasferita tramite bonifico su un rapporto intestato a Fincompany presso Banca Commerciale Sammarinese;
Pietro Silva, accendeva presso Banca Commerciale Sammarinese il libretto al portatore ”Argentina”, sul quale trasferiva 295.000 euro, prelevati dal conto della ”Fondazione per la promozione economica e finanziaria sammarinese” presso Banca Commerciale Sammarinese. Il libretto veniva consegnato a Claudio Podeschi che lo consegnava poi a Marziano Guidi, procuratore di Fincompany. La società finanziaria utilizzava la provvista per alimentare, tramite assegni circolari (per 195.000 euro)intestati alla medesima Fincompany, il conto collegato al mandato fiduciario (n.10535) conferito da Claudio Podeschi. Parte dei fondi (145.000 euro), dopo essere stati accreditati sul conto corrente (n.9/9) intestato a Fincompany presso Euro Commercial Bank venivano prelevati in contanti da Claudio Podeschi. Un’altra parte (50.000 euro) veniva utilizzata per emettere assegni circolari intestati alla Leasing Sammarinese e impiegati per il pagamento dei canoni di leasing (del valore dichiarato di 160.000 euro) relativo a un immobile a Murata, che in data 24.02.2012 veniva ceduto alla figlia.
Il libretto ”Aurora”, sul quale residuava la somma di 103.559,63 euro, veniva ritirato da Claudio Podeschi, che lo utilizzava per il subentro nel contratto di leasing di un immobile (del valore di 310.000 euro) presso il World Trade Center.
Il contratto di leasing, in data 31.10.2008, veniva poi ceduto ad un terzo (per 350.000 euro) e parte del prezzo veniva riutilizzato per il pagamento delle rate di locazione finanziaria di un’altra (più grande) unità immobile presso il World Trade Centere (di cui una maxi rata di 199.175,44 veniva pagata in data 04.02.2009).
Fincompany concedeva in locazione finanziaria a Claudio Podeschi un immobile (con importo finanziato di 530.000 euro, oltre a 253.693,31 euro per finanziamento dei lavori di ristrutturazione e 92.895,13 euro per rifinanziamento) acquistato da Fincompany per 630.000 euro (di cui 100.000 euro ”anticipati” con assegni emessi da Pietro Silva). Le rate del contratto di leasing venivano pagate (solo parzialmente, essendo rimaste insolute in parte) da Pietro Silva con fondi provenienti dalla ”Fondazione per la promozione economica e finanziaria sammarinese”, salvo un pagamento di 30.000 euro eseguito da Podeschi.
Nonostante un insoluto di 566.279,20 euro, Fincompany, in data 20.09.2011, concedeva un ulteriore prestito di 253.693,31 euro per i lavori di ristrutturazione e di 92.895,13 per rifinanziamento. A fronte del mancato pagamento delle rate, in data 24.07.2013 Fincompany risolveva il contratto di locazione finanziaria (per il quale residuava un debito di 830.030,11 euro).
In San Marino, sino al 7 luglio 2014 (data di esecuzione del sequestro relativo all’immobile di Murata). (…)