Proseguono le udienze del processo Conto Mazzini e ieri il testimone è stato Daniel De Magalhaes, uomo d’affari brasiliano che una decina di anni fa fece da intermediario circa il versamento di sei milioni di euro sul conto corrente della Fondazione per la Promozione e lo Sviluppo dell’economia.
L’uomo che parla solo inglese e che quindi ha fatto la sua deposizione con l’ausilio di un traduttore, ha sottolineato che i fondi erano stati versati per una serie di grandi progetti (un aeroporto, un casinò, maxi hotel di lusso) che non sono stati realizzati, ma nelle specifiche di versamento non si sono mai trovate adeguate giustificazioni. L’uomo ha affermato di avere sempre trattato con Pietro Silva e mai direttamente con Podeschi. Secondo le parti civili che rappresentano l’Eccellentissima Camera, l’audizione di De Magalhaes conferma l’impianto accusatorio, non è dello stesso parere la difesa di Podeschi.
Sentito sempre ieri anche Stefano Bertozzi, ex funzionario della Bcs che si occupò dei bonifici intermediati da De Magalhais: ha sottolineato che le operazioni non vennero segnalate perchè all’epoca la legislazione non lo imponeva e inoltre si trattava di persone note. Il Resto del Carlino
