San Marino. Mentre il Paese affonda nei debiti, la politica si perde in chiacchiere, nel gettone, nel clientelismo e nell’occupazione del potere … di Emilio Della Balda

La sonnacchiosa politica del gettone impostata sulle chiacchiere e sulle scaramucce non porta niente di buono per il Paese. Anzi lo affonda nel debito diventato ormai impagabile, nel clientelismo per l’occupazione dei posti di potere, nell’improvvisazione che esclude la via delle riforme strutturali.
Le lungaggini del Consiglio e l’organizzazione confusa dei suoi lavori mirano alla professionalizzazione del consiglierato, all’allargamento di fatto a 70 membri dell’assemblea consiliare e all’affermazione definitiva del governismo.
La mancanza di visione di futuro, l’assenza di una politica e di un minimo di programmazione portano all’immobilismo, mentre la nostra posizione internazionale è sempre più debole. Infatti l’incapacità di impostare un rapporto di collaborazione e di cooperazione con l’Italia e le spinte avverse all’associazione all’Unione Europea che sembrano prevalere, ci faranno perdere l’ultimo treno per uscire dai guai e per aprire una nuova fase riformatrice e di ammodernamento.
Continuerà a pilotare l’andazzo un potere estraneo alle istituzioni democratiche allargando la frattura tra cittadini e istituzioni, lasciando ampio spazio ad un populismo sgangherato basato sulla indifferenza e sul disinteresse verso la cosa pubblica.
Emilio Della Balda