San Marino. Mese Dantesco 2025. L’educazione finanziaria tra Inferno e Paradiso

Alessandra Mularoni protagonista del secondo incontro del Mese Dantesco 2025

Un originale e sorprendente dialogo tra poesia, giustizia, economia e musica ha animato il secondo appuntamento del Mese Dantesco 2025, organizzato dall’Associazione Sammarinese Dante Alighieri, presso Palazzo Graziani, mercoledì 7 maggio. Protagonista dell’incontro, dal titolo Il tempo della dimensione umana, il tempo della dimensione divina. Dall’usura all’educazione finanziaria, è stata la prof.ssa Alessandra Mularoni, che ha condotto il pubblico in un raffinato percorso tra i Canti XVII dell’Inferno e XXVII del Paradiso, con al centro il tema del tempo e del suo valore etico.

Dopo l’introduzione della coordinatrice del Mese Dantesco, prof.ssa Valeria Martini, la lectio si è articolata in un’alternanza di letture dantesche – affidate agli studenti della Scuola Superiore Luciana Aliotta, Giulio Barbieri, Giacomo Caldi, Beatrice Mularoni, Isabella Reggini, Simone Urbano, preparati da Fabrizio Raggi – e suggestivi intermezzi musicali a cura di Emanuela Grassetto (violino) e Fabrizio Flisi (fisarmonica e tastiere).

Cuore del percorso è stato il Canto XVII dell’Inferno, in cui Dante affronta il tema dell’usura, collocando i colpevoli tra i violenti contro Dio. L’usura emerge come una deviazione radicale dal disegno divino, che snatura il significato del tempo e del lavoro, trasformandoli in strumenti di profitto sterile. L’autore cita esplicitamente Reginaldo Scrovegni, appartenente alla nota famiglia di banchieri padovani, collocandolo tra i dannati: un riferimento che intreccia letteratura, storia e arte, evocando la celebre Cappella degli Scrovegni, affrescata da Giotto come segno di espiazione. L’analisi si è soffermata sulla figura simbolica di Gerione, sull’immaginario crudele degli usurai e sull’attualità di un’economia che specula sul tempo altrui, accompagnata dalle intense e ossessive note di Astor Piazzolla, da Libertango a Milonga.

A questa riflessione si è intrecciata quella sul Canto XVII del Paradiso, dove Dante, elevato nel cielo delle Stelle Fisse, riceve un monito vibrante sulla corruzione ecclesiastica e sull’uso distorto del tempo sacro, ridotto a merce. Il percorso è proseguito con la voce infuocata di san Pietro, che denuncia la corruzione della Chiesa sotto Bonifacio VIII. Le dolci armonie di Antonio Vivaldi hanno simboleggiato l’armonia celeste e il valore del tempo come dono divino.

Una sezione della lectio è stata dedicata alla concezione del tempo e al sogno nella Commedia: da Lia e Rachele, simboli della vita attiva e contemplativa, ai sogni del Purgatorio, segnali profetici che guidano Dante nel suo cammino.

La parte finale ha aperto un ponte verso l’attualità, grazie alla presentazione del Laboratorio di Educazione Finanziaria realizzato a gennaio 2024 con gli studenti della Scuola Superiore di San Marino, in collaborazione con il consulente finanziario Maurizio Morolli e il private banker Federico Micheloni. Sono state mostrate le slide realizzate dagli studenti e commentate dalla relatrice, a partire dal messaggio dantesco, come testimonianza di un’educazione finanziaria fondata su giustizia, misura e responsabilità. Un modo concreto per avvicinare i giovani a un uso consapevole del denaro e a una riflessione etica sul valore del tempo e del lavoro.

Un plauso particolare ai musicisti Emanuela Grassetto (violino) e Fabrizio Flisi (fisarmonica e tastiere), che con sensibilità e maestria hanno accompagnato la riflessione dantesca con una raffinata selezione musicale, intensa e suggestiva. Le sonorità evocative di Piazzolla e le armonie luminose di Vivaldi, interpretate con precisione tecnica e profondità espressiva, hanno arricchito la serata, creando un suggestivo contrappunto alla parola poetica e contribuendo a rendere l’esperienza ancora più coinvolgente ed a creare un’atmosfera di profonda emozione e bellezza.

La seconda serata del ciclo ha saputo fondere poesia e attualità, pensiero critico e visione etica, offrendo un dialogo originale tra la parola di Dante, la musica e le sfide educative contemporanee. Un invito a riflettere sul valore del tempo, del lavoro e dell’impegno etico nella società di oggi.
Dante, ancora una volta, si è rivelato guida preziosa per comprendere il presente, attraverso una riflessione che unisce arte, educazione e cittadinanza.

Il terzo appuntamento del Mese Dantesco è per mercoledì 14 maggio, ore 17,30 sempre a Palazzo Graziani: gli studenti della III C del Liceo Classico Alessandro Amici, Rocco Ceccoli, Anna Cesaretti, Caterina Damiani, Allegra Gobbi, Leone Grassi, Chloè Macina, Caterina Pacini, Maddalena Raggini e Vittoria Rossi, guidati dalla prof.ssa Maria Cristina Conti, presentano il progetto I custodi dell’Inferno – Demoni danteschi dal mito all’arte: un viaggio tra mito, poesia e arte, per riscoprire le figure mitologiche, come Cerbero, Minosse e Caronte, reinterpretate da Dante come simboli eterni delle passioni umane. La presentazione sarà accompagnata da un intervento musicale della band Pink Panthers, composta da Giacomo Casadei, Alessandro Ceci, Andrea Ceci, Riccardo Ducci e Francesco Primadei, con brani ispirati all’atmosfera della Commedia. Ingresso libero sino ad esaurimento dei posti.

Ufficio Stampa

www.dantealighierirsm.org

info@dantealighierirsm.org