MESSAGGIO DEGLI ECC.MI CAPITANI REGGENTI DI FINE ANNO 2015
Cari Concittadini la Reggenza desidera rivolgere a tutti Voi, sia residenti in territorio sia all’estero, un breve messaggio, unitamente a sinceri auguri per il nuovo anno che sta per arrivare. Sono tanti gli aspetti e gli avvenimenti sui quali vorremmo questa sera soffermarci per una breve riflessione.
Cari Concittadini,
oggi come non mai la nostra Repubblica ha bisogno di ritrovare fiducia, slancio e una rinnovata identita? nei suoi valori e nei pilastri della democrazia.
La crisi economica che ancora non ci sta lasciando, se pur timidi ma non sufficienti segnali di ripresa si stanno avvertendo, unita alla questione morale, drammaticamente ancora aperta, porta con se? un nemico ben piu? grave, un rischio che non possiamo assolutamente correre: il venir meno della fiducia nelle Istituzioni. Cio? scuote la democrazia nelle sue fondamenta, mina la stessa essenza dello stato democratico.
La fiducia nella politica e negli uomini che la rappresentano deve essere rinsaldata e, se necessario, rinnovata; si devono tuttavia rifuggire luoghi comuni e si devono superare stereotipi tesi a propagare una visione deteriore dell’intera politica e di tutti i suoi attori.
Per questo desideriamo che giunga a Voi, forte, la speranza, la convinzione se non la certezza, che da questo momento di crisi economica e morale, il nostro Stato sapra? uscire e uscira?, grazie all’operosita? dei suoi cittadini e ai valori saldi di giustizia e di coesione sociale, e grazie anche e soprattutto ad un approccio diverso – basato sulla legalita?, onesta? ed eticita? dei comportamenti e delle azioni di tutti, tenute a tutti i livelli della nostra societa?.
Dobbiamo ritrovare il senso di una laboriosita? onesta, basata su solidi principi etici: solo cosi? riusciremo a riaffermare e riacquisire come comunita? tutta, e come in passato, una giusta e complessiva credibilita? e reputazione come Paese.
In queste giornate, in cui, per la ricorrenza delle festivita?, piu? forte e? il richiamo a sentimenti di pace e di fraternita?, non possiamo non ricordare i gravi, barbari attentati che hanno tristemente segnato l’inizio e la fine dell’anno che sta per terminare e che tanta angoscia e sgomento hanno provocato e provocano in tutti noi. La paura, pur legittima e giustificata, se ci deve richiamare a comportamenti piu? accorti, a scelte piu? ponderate, non deve tuttavia cambiare le nostre abitudini, le nostre aspirazioni, condizionare ogni nostra iniziativa; non deve condizionare il nostro futuro e il futuro delle nuove generazioni.
E’ dal terrorismo che oggi viene la piu? grave minaccia alla pace, alla sicurezza e alla stabilita? internazionale. Una minaccia anche ai valori delle nostre civilta? occidentali che rende indispensabile e indifferibile una sempre piu? stretta concertazione fra Stati per contrastare fanatismo e cieca violenza, combattendoli nel rispetto della legalita? e del diritto, intesi come valori universali ed etici.
Ricordiamo, tuttavia e sempre, le nostre comuni radici europee e di cultura cristiana e riaffermiamole pur in un’ottica di solidarieta?, condivisione e confronto.
Anche di fronte al dramma delle tante persone che sono fuggite e continuano a fuggire da situazioni di guerra e di barbarie, riteniamo che la nostra Repubblica debba confermare una sensibilita? e un impegno all’altezza della sua storia, della sua tradizione di accoglienza e solidarieta?.
La Reggenza pertanto anche in questa occasione rinnova l’auspicio affinche?, accanto ad un intervento rapido e sostenibile da parte del Governo, anche la nostra popolazione si adoperi, in via prioritaria, a sostegno delle fasce indubbiamente piu? vulnerabili tra i profughi: i bambini, spesso orfani e soli, le donne, le giovani donne che fuggono dal proprio Paese martoriato.
E’ comunque a tutti i nostri concittadini, che oggi guardano con maggiore apprensione al futuro, che la Reggenza esprime tutta la propria vicinanza e partecipazione.
Sono proprio le difficolta? nel mondo del lavoro che gravano pesantemente su una parte della popolazione, a fronte di una ripresa economica che purtroppo, come anzidetto, procede ancora troppo lentamente, a suscitare la nostra piu? grande e viva preoccupazione.
La recessione che si protrae da anni ha infatti colpito duramente anche a San Marino le fasce piu? deboli della popolazione, rendendo indispensabili misure ed interventi straordinari per garantire a tutti i cittadini una vita dignitosa e diritti e servizi sociali fondamentali.
Anche questo messaggio augurale, pertanto, si apre con un rinnovato appello al Governo, a tutte le forze politiche, economiche e sociali, a che sia compiuto ogni sforzo per imprimere ulteriore impulso al rilancio economico e produttivo e per offrire nuove prospettive di lavoro ai cittadini e nuove risorse al Paese.
Ecco allora che ad una chiara consapevolezza dei tanti problemi che restano da risolvere – e con urgenza -, cosi? come delle sfide da affrontare con lucidita? e lungimiranza, per trarne stimoli e opportunita? di crescita, deve aggiungersi la capacita? di riuscire a lavorare insieme, di rafforzare cio? che ci unisce e non cio? che ci divide, di superare motivi di contrapposizione e di conflittualita?, che non servono mai, ma in questo momento in particolare, all’interesse generale del Paese.
Per un impegno in tal senso, per un confronto anche vivace, franco e aperto, ma da portare avanti sempre con spirito costruttivo e avendo a cuore esclusivamente il bene della Repubblica, la Reggenza desidera oggi appellarsi in modo particolare a tutte le forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione, pur nel rispetto dei ruoli istituzionali e parlamentari, loro assegnati democraticamente dalla cittadinanza.
Se riusciremo a fare sistema, se riusciremo a fare veramente comunita? – cosi? come piu? volte abbiamo dimostrato nel corso della nostra storia, soprattutto nei momenti di maggior difficolta?, se riusciremo a unire le nostre forze e energie per trovare soluzioni comuni, potremo compiere importanti passi avanti per assicurare un futuro meno incerto a noi e soprattutto alle nuove generazioni un futuro migliore.
I nostri giovani, chiamati a studiare e impegnarsi sempre maggiormente per essere all’altezza delle complesse e delicate sfide future, devono avere la fondata speranza e la certezza di mettere a frutto quelle loro competenze e capacita?, che costituiscono anche risorse sempre piu? preziose per la crescita del Paese; un Paese chiamato a confrontarsi con l’impegnativa sfida di uno sviluppo sempre piu? fondato sull’innovazione, sulla cultura e sulla crescente internazionalizzazione.
La Reggenza incoraggia i giovani ad un’apertura verso l’esterno, verso competenze ed esperienze da acquisire anche oltre i limitati confini del nostro Stato; contemporaneamente la Reggenza auspica che cio? vada di pari passo con un profondo attaccamento e riferimento costante alle proprie radici, per mettere a frutto “dentro” cio? che si e? acquisito “fuori”.
A voi giovani l’augurio di essere degni attori e instancabili costruttori del vostro stesso destino, con mente aperta, vigile e critica sulle scelte che la vita ogni giorno vi presentera?.
Con questo intento, la Reggenza ha promosso iniziative per rafforzare, nella popolazione ed in particolare nei piu? giovani cittadini, il senso della nostra identita? e della comune appartenenza ad una realta? statuale fatta anche di simboli nei quali riconoscersi, al di la? delle proprie opzioni politiche e ideali.
Simboli che rappresentano valori, quei valori che oggi non vogliamo, non possiamo e non dobbiamo disconoscere, che evidenziano anzi l’enorme differenza tra il bene e il male, tra chi sparge terrore e oblitera l’uomo e chi invece pone l’uomo al centro delle proprie politiche, prassi ed azioni. Proprio dalla piena consapevolezza di queste differenze, dalla piena adesione a questi ideali di civilta? puo? partire il dialogo.
Solo il dialogo, il rispetto della dignita? di ogni essere umano, possono infatti evitare il rischio di nuove guerre, di guerre ideologiche e di religione: solo il dialogo e il rispetto di ogni uomo possono dissipare quei pregiudizi e quelle barriere di cui si avvalgono proprio i fautori dell’estremismo e della violenza.
Su questo piano il nostro Stato, pur di piccole dimensioni, puo? e deve portare il proprio fattivo contributo al processo di pace che deve, comunque, basarsi anche su uno sviluppo piu? razionale ed equilibrato delle risorse del nostro pianeta.
La scuola in quest’ottica ha e puo? avere ancora piu? un ruolo primario. Essa – la cui vivacita? e il cui alto spessore abbiamo apprezzato nelle visite fino ad ora svolte – puo? essere l’anticorpo primario ad ogni stortura del sistema ed una vera e propria maestra di vita per formare i cittadini di oggi e di domani, per preparare i nostri giovani ad un mondo sempre piu? complesso. A tutto il mondo della scuola e della formazione la Reggenza esprime dunque tutta la propria considerazione e vicinanza, certa che, con il proprio percorso, sapra? cogliere tutte le sfide della modernita?.
Un’ulteriore importantissima leva per lo sviluppo e la crescita, non solo economica del sistema Paese, e? una maggior partecipazione di tutti alla vita politica, non solo per dare un proprio contributo alla crescita democratica del Paese, ma anche per vigilare sulla piena trasparenza dei comportamenti di coloro che sono stati eletti per operare al servizio dello Stato, e non per piegare lo Stato al proprio interesse.
Il prossimo anno dovra? essere anche decisivo per affrontare le situazioni di criticita? che interessano il nostro sistema di sicurezza sociale, affinche? il welfare state possa continuare ad adempiere, a sessanta anni dalla sua istituzione, alle finalita? di continuare ad offrire a tutti i cittadini la piu? ampia tutela e il piu? adeguato sostegno nei momenti di maggior difficolta? e bisogno.
Alle future generazioni deve essere garantito, come imperativo morale, anche un ambiente vivibile: con questo spirito la Reggenza ha partecipato lo scorso novembre all’apertura della Conferenza Internazionale sui cambiamenti Climatici, per confermare la piena condivisione della Repubblica all’impegno della comunita? internazionale per preservare l’ambiente dai rischi del surriscaldamento globale, oltre che per affrontare le gravi minacce alla pace e alla sicurezza portate dal terrorismo.
Preme inoltre esprimere il piu? vivo compiacimento per il prossimo, prevedibile completamento dell’iter consiliare di adeguamento normativo e di ratifica della Convenzione del Consiglio d’Europa in materia di contrasto al fenomeno della violenza di genere – la cosiddetta Convenzione di Istanbul -. La Reggenza e? certa che con tale atto si riconfermi e rafforzi, la scelta della nostra Repubblica di operare nella giusta direzione di una sempre maggior tutela dei diritti umani.
E proprio al Consiglio d’Europa la Reggenza partecipera? in visita di Stato il prossimo gennaio e, nell’occasione, terra? un’allocuzione in Assemblea Plenaria innanzi ai parlamentari dei quarantasette Stati che compongono la grande famiglia europea. Questa partecipazione, che accoglie l’invito formulato dai massimi rappresentanti di questa storica Istituzione, deve riempire d’orgoglio tutti i Sammarinesi poiche? testimonia un importante riconoscimento tributato al nostro Paese in materia di difesa dei diritti umani e di un percorso fermo e deciso per l’affermazione dello Stato di diritto e della democrazia.
Cari Concittadini, anche se le sfide che si profilano all’orizzonte del nuovo anno continuano a richiedere il piu? grande impegno e la massima responsabilita? da parte di tutti, la fiducia in noi stessi deve essere il solido fondamento su cui costruire, con nuovi stimoli e nuovi obiettivi, un futuro di rinnovato sviluppo. Una crescita, non solo economica, per una comunita? resa piu? forte e migliore dalla capacita? di recuperare il senso e l’orgoglio delle proprie radici e quella sensibilita? morale e quella solidarieta? civile che rappresentano la piu? autentica ricchezza di un popolo.
Un popolo che ha sempre dato prova di unita? e di un profondo attaccamento al proprio Paese d’origine, anche allorquando tanti Sammarinesi hanno dovuto lasciare la propria patria per cercare altrove migliori prospettive di vita. Un legame fra chi appartiene ad uno stesso popolo che – auspichiamo – possa essere salvaguardato, protetto e rafforzato, per consentire anche ai nostri piu? giovani concittadini residenti all’estero di conoscere e mantenere il vincolo di appartenenza con il proprio paese d’origine.
Con questo spirito, carissimi concittadini, al termine di questo messaggio, la Reggenza desidera porgere a tutti voi e alle vostre famiglie il suo saluto piu? affettuoso, unitamente agli auguri piu? sinceri e cordiali di serenita? e benessere per il nuovo anno.
San Marino, 31 dicembre 2015/1715 d.F.R.