San Marino. Michela Pelliccioni, Consigliere indipendente di opposizione: “Il mandato è personale. La mia coscienza politica è libera. Il mio cuore resta a San Marino”

Mi dispiace constatare come il partito in cui ho militato fino a poco tempo fa, Domani Motus Liberi, scelga oggi di aggrapparsi a formalismi statutari per chiedermi le dimissioni dal Consiglio Grande e Generale. È una scelta che rispetto, ma che non condivido.

Ricordo loro che, per quanto sia vero che sono stata candidata sotto il simbolo di quel partito, i miei elettori hanno scritto il mio nome e cognome sulle schede elettorali. Il mandato che ho ricevuto è qualcosa di più alto, di più solenne e profondo, di un’appartenenza partitica: è il mandato popolare, personale, libero e inviolabile, così come sancito in tutte le democrazie mature e nelle costituzioni europee. Il parlamentare, in ogni ordinamento fondato sul diritto democratico, rappresenta la Nazione, e ne esercita le funzioni senza vincolo di mandato. Questo è il mio dovere. Questo è ciò a cui ho giurato fedeltà entrando in Consiglio: non al partito, ma alla Repubblica di San Marino.

La mia scelta nasce da una riflessione profonda, seria, e, per certi versi, dolorosa. Ma necessaria.

Motus ha contribuito per quattro anni alla guida del Paese e ha sostenuto un governo che ha gettato le basi per l’Accordo di Associazione con l’Unione Europea, un passaggio strategico e vitale per il nostro sistema finanziario, imprenditoriale e sociale.

Oggi, invece, vedo un partito che frena, che tituba, che esita.

Vedo dubbi e incertezze lanciati al vento più per creare confusione che per costruire una direzione. E questo non può più appartenermi.

Ho scelto di essere coerente con il mio pensiero, con la mia visione di Paese, con la mia responsabilità verso chi mi ha dato fiducia.

Credo in un futuro pienamente europeo per San Marino.

Credo che la sovranità oggi si eserciti dentro, non fuori, i meccanismi dell’Unione Europea.

Credo che chi ha responsabilità politica debba avanzare proposte, non limitarsi a sbarrare strade.

Ecco perché oggi siedo tra i banchi dell’opposizione, ma non dell’opposizione gridata o sterile:

la mia sarà un’opposizione vigile, propositiva, radicata nei bisogni delle persone.

Non ho mai avuto paura di criticare anche quando ero in maggioranza, e non smetterò ora: le critiche che non servono al bene del Paese non mi appartengono. Quelle che costruiscono soluzioni, sì.

Non scrivo questo comunicato per attaccare.

Scrivo per chiarire. Per voltare pagina, senza strappare le precedenti.

Auguro a Motus di trovare una strada più chiara, più responsabile, più aperta alla crescita. Forse, questo passaggio può servire a tutti. Anche a loro.

Mi addolora, però, vedere che in questa vicenda qualcuno abbia pensato di coinvolgere anche mio padre, una persona anziana e fragile, a cui sono profondamente legata. Utilizzarlo come leva per mettermi sotto pressione, per tentare di farmi desistere dalle mie scelte, è un atto ignobile, oltre che vigliacco.

Sono una donna libera, indipendente, una madre e una cittadina.

Non accetterò mai che si usino affetti, fragilità o ruoli familiari come strumenti di discredito.

Non accetterò mai che si applichi una forma di sessismo o paternalismo mascherato per screditare una mia libera decisione politica.

E continuerò a battermi per tutte le donne che, come me, vogliono decidere senza dover pagare un prezzo personale o familiare.

Attaccatemi sulle mie idee, se volete. Ma lasciate stare la mia famiglia.

Io non ho cambiato strada. Ho solo deciso di non perdermi.

Eccomi. Sono Michela Pelliccioni. Amo San Marino. E voglio lasciare a mia figlia una Repubblica forte, giusta e proiettata verso il futuro.

Non un Paese ostaggio di giochi di potere o di nostalgie che lo spingono indietro.

Comunicato Stampa di Michela Pelliccioni

Consigliere indipendente di opposizione