Soluzioni per il potenziamento della medicina di base, la conclusione dell’iter sulla sanatoria straordinaria e il progetto per il recupero dei crediti non performanti, per migliorare i profili patrimoniali delle banche. Michele Muratori, ex Capitano Reggente e candidato con la lista Libera, approfondisce una serie di temi chiave per il Paese e analizza le dinamiche che stanno caratterizzando una campagna elettorale sempre più rovente e animata.
I toni in questi giorni si sono alzati parecchio. Come interpreta queste dinamiche?
Si è creato un solco e qualcuno è caduto in contraddizione. La settimana scorsa i rappresentanti della Democrazia Cristiana, di Rete e di Noi per la Repubblica hanno incontrato la Reggenza per chiedere un confronto sobrio e basato sui contenuti, senza veleni. Pochi giorni dopo, da Noi per La Repubblica sono partiti attacchi netti e strumentali, nei quali si parlava addirittura di clientelismo. Alla faccia della sobrietà. E con quali prove? Nessuna. Ancora fumo negli occhi per confondere i cittadini. Non tutte le sigle sono cadute in contraddizione. Direi quindi che si è creata una linea di demarcazione netta fra chi vuole costruire e chi punta solo a distruggere, pensa di colpire gli altri ma in realtà danneggia tutto il Paese. E su più piani: a livello di immagine, di progetti e di idee. Il fatto è che meno giorni mancano alle elezioni, maggiore è l’ansia nelle liste che non hanno proposte concrete e basano la loro identità sullo scontro e sul nemico.
Libera come si pone in questo senso?
Non abbiamo fatto nemmeno un’accusa, in campagna elettorale. Perché guardiamo avanti. Non soffriamo della sindrome da nostalgia acuta di chi sogna ancora i pirati finanziari che hanno caratterizzato il nostro Paese fino ai tardi anni 2000. Non diciamo no alle persone e alle facce. Noi analizziamo i progetti. Non andiamo a criticare le strategie delle altre liste, inventandoci posizioni incoerenti, fantastrategie, complotti. Lavoriamo sui programmi e su possibili scenari per la prossima legislatura. Libera ha fatto del suo meglio, domenica la parola passerà ai cittadini.
Qualche esempio sui progetti in cantiere che ha citato?
Esiste un piano sui crediti non performanti delle banche, gli NPL, molto concreto e portato avanti dal Segretario di Stato per le Finanze uscente, Eva Guidi. Ha dei punti fermi. Innanzitutto, gli NPL non vanno venduti, ma recuperati. Dovranno essere gestiti da un veicolo pubblico che avrà come compito il coordinamento del recupero delle somme interessate, avvalendosi di professionisti del settore e investitori. Ciò per incassare senza perdere ulteriore tempo e contribuire in maniera decisa a un miglioramento dei profili patrimoniali delle banche. No a speculazioni, sì alla massima trasparenza e alla condivisione nelle scelte, in primis con gli istituti bancari e Banca Centrale. Potremmo essere pronti già dalla prima metà del 2020, con un piano che si svilupperebbe su almeno cinque anni. Fra le altre forze politiche, quante hanno mostrato di puntare su progetti del genere? Questa è una risposta a un’emergenza vera, né più, né meno.
Quali altri ambiti ritiene prioritari?
La Sanità, con la massima attenzione verso l’esperienza degli utenti e la loro soddisfazione. Vorrei concentrarmi sulla medicina di base: servizi puntuali, meno code, poche attese. Occorre potenziare il servizio territoriale domiciliare, che rappresenta già un’eccellenza e conta sull’apporto di operatori di alto profilo. Penso a un assetto in cui sarà il personale medico sanitario a raggiungere i pazienti a casa, snellendo così la mole di attività degli ambulatori e, di conseguenza, accorciando i tempi di attesa di chi va dal medico di base.
Rispetto al Territorio ci sono delle urgenze?
Va portato a termine in maniera seria, trasparente e soprattutto definitiva il percorso della sanatoria straordinaria relativa agli immobili, per far dormire sonni tranquilli ai sammarinesi. Non si tratta di un condono, bensì di un’opportunità, per i cittadini interessati, di mettersi in regola. La prossima legislatura servirà per intervenire velocemente e in maniera decisiva. Tracciando un percorso chiaro, semplice e affidabile. Servirà per stabilire un nuovo punto zero con la consapevolezza dell’esistente, e poter così pianificare gli interventi futuri con razionalità e strategia.
intervista a cura di “Libera”