San Marino. Michele Muratori (PSD) lancia l’ultimatum: ”O arrivano risultati o tutti a casa!”

Niente politichese, niente giri di parole per il consigliere del Partito dei Socialisti e Democratici Michele Muratori. Il messaggio e? forte e chiaro: “O arrivano i risultati o andiamo tutti a casa”. L’esponente del Psd si concede a una lunga instervista dove approfondisce alcuni temi di stretta attualita? e chiarisce cosa va e cosa no va, anche politicamente in questa maggioranza.

Consigliere Muratori, prima domanda sul fenomeno immi- grazione, cosa pensa possa fare San Marino, anche a livello internazionale?

“San Marino pur essendo uno dei piu? piccoli Stati negli organismi internazionali, puo? essere un grande esempio nella comunita? europea. Il fenomeno immigrazione e? un problema complesso che non va affrontato singolarmente, ma in maniera corale, strutturando un programma di accoglimento a piu? ampio raggio. Non ci si puo? limitare ad affrontare la situazione come una semplice accoglienza, ma avviando una politica di integrazione nei vari territori. San Marino da sempre ha affrontato la questione su entrambi i fronti. voglio ricordare che durante la seconda guerra mondiale, considerando anche la vicinanza della linea gotica, zona di conflitti e bombardamenti sanguinosi, San Marino ha gia? ospitato migliaia di sfollati affamati. I nostri nonni, si sono saputi caratterizzare per la grandissima ospitalita? nonostante la miseria e le difficolta? di quell’epoca, donando un riparo e un pasto a chiunque ne avesse bisogno. Cos’e? cambiato oggi? Non possiamo dimenticare le nostre radici votate all’ospitalita? e alla difesa del piu? debole. Come non ci possiamo dimenticare del nostro passato anche da migranti. In ogni famiglia sammarinese ci sono state situazioni di emigrazione. Allora non si scappava da nessuna guerra, ma si scappava da una miseria che caratterizzava la penisola post bellica. Anche io vengo da una famiglia di migranti, mio nonno se n’e? dovuto andare a lavorare in una miniera in Belgio per poter garantire un futuro ai figli rimasti a San Marino. Personalmente ho un grandissimo rispetto per chi emigra e si cerca un lavoro onestamente”.

Il segretario di stato alla cultura Morganti esponente del suo partito, ha parlato di accoglienza diretta da parte di alcune famiglie sammarinesi, e? d’accordo?

“Il percorso politico e umano del segretario Morganti e? da sempre contraddistinto da una grandissima umanita? e volonta? nel difendere i piu? deboli, sono assolutamente favorevole alle sue proposte. Per chi ha la possibilita?, ospitare una famiglia che scappa dalla guerra sarebbe un grandissimo segno di civilta?. Ho seguito con interesse la proposta del segretario di accogliere i migranti nella colonia di Pinarella nel periodo di chiusura, anche se credo che la vera sfida sia quella di accogliere i migranti direttamente sul territorio, ove si ravveda la possibilita? concreta. Sarebbe una grandissima occasione di integrazione. Il diverso non va visto come una minaccia, ma come una grande fonte di stimolo. In ogni caso, il mio auspicio e? che San Marino possa essere da esempio positi- vo, come in passato”.

Sulla centrale del latte invece il segretario Mularoni ha detto che la trattativa e? in fase di conclusione, come giudica questa vicenda?

“La Centrale del Latte e? una realta? del territorio importante, da ristrutturare e potenziare, portandola all’eccellenza nel settore lattiero caseario non solo a San Marino. Importante anche che rimanga in gestione a una cooperativa sammarinese, composta da persone che sicuramente amano il proprio paese.

E? vitale per il rilancio dell’economia sammarinese accogliere nel migliore dei modi investitori esteri, ma e? altrettanto vitale creare le condizioni perche? vengano messi in circolo capitali sammarinesi, perche? non possiamo solamente aspettare che arrivi l’imprenditore straniero, dobbiamo soprattutto rimboccarci le maniche e la Cooperativa dei produttori del latte lo sta facendo con coraggio e determinazione”.

I movimenti hanno chiesto delucidazioni sulla raccolta differenziata porta a porta da inserire su tutto il territorio, a che punto siamo? Ci puo? dare una data in cui si potra? avere questo tipo di raccolta in tutto San Marino?

“Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, la politica ha gia? da tempo preso una posizione chiara, cioe? ha scelto la diffusione del porta a porta su tutto il territorio, mettendo fine cosi? a ogni discussione sull’eventualita? di impianti di incenerimento o termovalorizzazione in territorio. Il termine per questo ampliamento era stato stabilito entro l’anno 2015, ma e? evidente che i tempi si sono allungati, purtroppo. Il PSD si e? speso molto per questa gestione dei rifiuti e ha messo in campo diverse iniziative, gia? da alcuni anni, il convegno svolto a Fiorentino nella primavera del 2014 ne e? un esempio. Quest’anno stiamo promuovendo la cultura del porta a porta attraverso incontri organizzati dai nostri Circoli, il primo si e? svolto ad Acquaviva e a breve si svolgera? il secondo a Dogana. Il porta a porta e? la via migliore per coinvolgere tutti i cittadini nella soluzione di un problema, che in questo modo diventa una risorsa, perche? il rifiuto differenziato bene nelle case degli utenti e? materia prima/seconda che ha un buon mercato, un sistema che crea inoltre nuovi posti di lavoro. Oltre a essere una questione che riguarda la civilta? di un popolo, dunque, e? anche un problema di autonomia dello Stato, che con una differenziata all’80/85% viene in gran parte conquistata nel settore della gestione dei rifiuti. Decisioni e realizzazioni in tempi brevi, questo e? quello che manca”.

Veniamo alle questioni che ci riguardano da vicino. Se dovesse dare un giudizio sul lavoro della maggioranza in questi 3 anni di legislatura che voto darebbe?

“La maggioranza ha fatto tanto in questi 3 anni di legislatura, soprattutto in tema di trasparenza e legalita?, ma ancora non ritengo particolarmente soddisfacente l’operato. Ci sono ancora grosse perplessita? riguardo le prospettive economiche di San Marino nonostante il duro lavoro svolto finora. Una volta risolto i problemi con la vicina Italia, soprattutto con l’uscita dalla Black List ci si aspettava una nuova linfa per il rilancio economico sammarinese, che purtroppo tarda ad arrivare. A proposito devo riconoscere un grandissimo lavoro del Segretario Belluzzi nel proporre politiche lavorative nuove, soprattutto in questa fase di emergenza. L’idea del polo del lusso, della quale non sono assolutamente contrario in quanto la ritengo un’interessante iniziativa di rilancio imprenditoriale all’interno del territorio, mi sembra ancora limitata nel rilanciare l’economia di San Marino. Va benissimo l’investimento, ma occorre avere piu? coraggio nel puntare su un turismo non piu? mordi e fuggi, che sappia valo- rizzare il nostro bellissimo centro storico”.

Quali temi e problemi a suo avviso non sono stati approfonditi adeguatamente e risolti?

“Per quanta riguarda i diritti civili, avrei voluto piu? coraggio nell’affrontare alcune tematiche, come ad esempio il riconoscimento delle unioni fra persone dello stesso sesso. E? evidente che una certa sensibilita? stia muovendo le coscienze dei governanti di paesi anche non troppo lontano dal nostro. Anche San Marino deve fare un passo avanti sulla strada della civilta? e considerare che non ci possono essere cittadini di serie A e cittadini di serie B: tutti hanno diritto di essere felici e di costruirsi una famiglia con dei punti di riferimento certi. Il conservatorismo nel campo dei diritti civili porta allo scontro sociale, la politica deve capire dove sta andando il mondo. Vorrei che San Marino facesse scelte di civilta? prima degli altri e non solo quando ormai le hanno gia? fatte tutti i paesi civili”.

Politicamente come prosegue il rapporto con il PS? E? soddisfatto della decisione di intraprendere un percorso di condivisione per le prossime elezioni?

“Ben venga l’aggregazione della sinistra. In questa fase politica e? piu? che mai necessario che le forze riformiste e progressiste siano dalla stessa parte alle prossime elezioni. Il partito Socialista per radici comuni e? il nostro interlocutore principale, ma personalmente non voglio sicuramente mettere in secondo piano Sinistra Unita e Civico 10 che, per talune tematiche, non differiscono assolutamente dal mio modo di affrontare la politica. L’auspicio e? che questo accordo con il Partito Socialista per le prossime elezioni, sia il primo passo per riaggregare tutte le forze che si richiamano a una sinistra europeista, riformista e democratica”.

Con la DC sembra vada tutto a gonfie vele, viste anche le parole del Segretario Gatti sul nostro giornale, anche lei e? rimasto piacevolmente sorpreso del rapporto con la Democrazia Cristina? Ci sono i presupposti per proseguire con gli uomini di Gatti anche in futuro?

“L’alleanza con la Democrazia Cristiana e? fondamentale per fare le riforme strutturali necessarie al Paese, perche? e? una forza politica popolare con una massa critica importante. Pero? queste riforme bisogna farle, non solo dire che servono senza poi arrivarci.

Io vorrei ci fossero le condizioni per iniziare una politica diversa, dove le alleanze non siano solo decise dai vertici, ma che possano coinvolgere tutte le basi dei partiti. La nostra forza e? tale perche? la gente ci ha dato fiducia e ci ha chiamati a rappresentarla. Vorrei alleanze nate su tematiche comuni da affrontare, su principi di base condivisi, senza fare calcoli pre- elettorali.

Qualora la base accogliesse con entusiasmo la riconferma dell’attuale coalizione San Marino Bene Comune, con la possibilita? di presentare un programma elettorale che sappia non solo tappare le attuali falle, ma anche intervenire con lungimiranza per la soluzione dei problemi, e soprattutto con la voglia di cambiare veramente e progredire sulla strada della civilta?, l’alleanza con la Democrazia Cristiana andrebbe certamente considerata positivamente”.

Sente aria di elezioni? Le ritiene opportune?
“Il paese ha bisogno di risposte immediate nel campo del lavoro, la verifica conclusa nel gennaio scorso e? stata chiara: o risultati o tutti a casa. Con la precedente legge elettorale eravamo abituati a governi che duravano poco e i ribaltoni erano all’ordine del giorno. Anche per questo il Paese e? andato a rotoli… Con questa nuova legge elettorale, fortemente voluta dal PSD, c’e? piu? stabilita?. Se pero? questa coalizione non e? piu? in grado di offrire risposte e? giusto che si rimetta alla volonta? popolare e si dia la possibilita? ai cittadini di giudicare l’operato dell’attuale maggioranza”.

Stiven Ciacci, La Serenissima