San Marino. Michelotti difende le sue proposte: “I dirigibili sono una realtà tecnologica americana, estremamente sicura, di derivazione militare”

La questione dirigibili invece, nasce dalla proposta di un progetto da parte di una multinazionale che ha sede anche a San Marino. Tale proposta, che non è affatto alternativa all’idea della monorotaia, è semplicemente un’altra cosa, esiste, è perfettamente funzionante ed è decisamente ingombrante. L’investimento è garantito dalla società proponente la cui serietà è fuori discussione ed è stata presentata a più Segreterie di Stato per cui non capisco come mai tutti mi addossino responsabilità su qualcosa di ancora non deciso e su cui si sta riflettendo (collegialmente e non io da solo). Quindi siamo in una fase di analisi e di studio di fattibilità, nulla è stato deciso e prima di prendere simili decisioni sarebbe opportuno organizzare incontri con la popolazione per eventualmente condividere se accettare o rifiutare il progetto.

I dirigibili sono una realtà tecnologica americana, estremamente sicura, di derivazione militare e che nulla ha a che vedere con la fragilità e pericolosità dei dirigibili Zeppelin degli anni ‘30. Fare della facile ironia su qualunque idea venga proposta al paese denuncia una povertà intellettuale che solo i retrogradi che stanno continuamente con tutti e due i piedi piantati nel passato riescono ad avere. È facile cercare di distruggere ogni progetto che si presenta per poi dire che l’economia va male e che questo governo non fa nulla di buono quando tutto quello che cerca di fare viene ostacolato. Strano che progetti come la rotonda di Murata, dopo decenni di tentativi da parte dei governi gestiti da una parte dell’attuale minoranza (la DC per intenderci) per realizzarla, oggi trovi la DC assolutamente contraria; forse perché questo governo la stava realizzando? Ecco allora arrivare un ricorso con sospensione del cantiere da parte di alcune aziende partecipanti al Bando di Concorso, puntuali come la morte e tutto questo sembra fin troppo in sintonia con l’espressione di Ecomostro strombazzata dai rappresentanti della DC oggi contrari al progetto. Dopo aver devastato il territorio per anni, oggi si riscoprono ambientalisti e paladini difensori del territorio, vedremo cosa diventeranno in un prossimo futuro. Peccato che non ci siano più gli scempi sul territorio come succedeva una volta, peccato che il paese si stia difendendo dagli attacchi insensati e strumentali di quei pochi tecnocrati che non hanno alcuna voglia di fare il bene della collettività ma solo ed esclusivamente tornare a governare per fare i propri interessi e quelli dei propri accoliti.

Segreteria Territorio