Lo avevamo scritto nell’edizione di ieri: in arrivo a Borgo Maggiore, ospite dalle comunità borghigiana, una famiglia nigeriana.
Arriva anche grazie ad una ormai datata iniziativa di Tribuna relativa all’eventualità di ospitare bambini soli arrivati sui barconi dal nord Africa. Poi una lunga serie di impedimenti tecnico-amministrativi hanno fatto abbandonare questa possibilità. Uno stop che, anziché scoraggiare i borghigiani, li ha stimolati a cercare altre strade.
La migliore pare essere proprio quella indicata dalla Comunità di Sant’Egidio: i corridoi umanitari.
Un percorso che è piaciuto moltissimo sia alla vecchia Reggenza (Stefanelli – Renzi) che al Governo un mese fa in visita alla Comunità Sant’Egidio.
Ed è grazie all’interessamento tecnico istituzionale che ora è possibile aprire le porte ad un paio di famiglie di migranti.
Comunque sia l’azione più incisiva è della parrocchia di Borgo che ha trovato le famiglie disponibili a dare una prima accoglienza a questi migranti. Tutto ciò nel quadro, anche dei progetti, della Pastorale Sociale Diocesana ed l’impegno del Governo per favorire la concessione dei “permessi umanitari” secondo le nuove normative. A carico dello Stato sarà attiva l’assistenza medica come ad un altro qualsiasi residente.
Ed è su questo fronte che la Caritas diocesana sarà nei prossimo giorni impegnata: inserirli nella nostra Comunità.
La prima famiglia dovrebbe salire sul Titano il 24 aprile. Si tratta di una coppia di giovanissimi nigeriani di 18 anni con un bambino in fasce di sei-sette mesi. I ragazzi sono da un anno ospiti di un centro d’accoglienza in Calabria, quindi già con una minima conoscenza base della nostra lingua. (…)
La Tribuna
