(DIRE) San Marino, 23 giu. – Non è scattato il colpo di fulmine tra Civico 10 e Rete: nell’incontro avuto tra i reciproci rappresentanti, nell’ambito del giro di confronti che i civici di Cailungo hanno promosso sul proprio documento programmatico, per cercare papabili alleanze, sono emerse numerose affinità nel metodo e nei contenuti, ma non sulla strategia da perseguire. “I due movimenti- spiega una nota di C10- hanno ribadito la vicinanza esistente su diversi punti programmatici e soprattutto riguardo al metodo di governo che sara” necessario mettere in campo per creare una vera discontinuità”. Quindi massimo accordo su “coinvolgimento della cittadinanza, dialogo continuo, capacita” di raccogliere suggerimenti e proposte per elaborare progetti migliori, rinnovamento delle persone e un migliore equilibrio fra Consiglio e Congresso di Stato”. Valutazioni comuni sono emerse anche sull’importanza del referendum come strumento di coinvolgimento della popolazione e di controllo dell’attività del governo.
“Sul punto- prosegue la nota- i movimenti hanno concordato di sollecitare il governo a presentare al piu” presto le leggi che consentano di modificare le normative nella direzione indicata dal referendum del 15 Maggio”.
Stesse volonta” di intervento anche di fronte alle necessita” emerse il sistema bancario e finanziario e per Banca centrale, cui ci intende chiedere in particolare “massima trasparenza sul tetto agli emolumenti” e rispetto di una “piena indipendenza dai vigilati”. Pero” “differenze si sono registrate sulla strategia politica”, puntualizza la nota di Andrea Zafferani e soci.
“C10- prosegue il testo- sta cercando di proporre un progetto politico capace di governare concretamente il cambiamento necessario al Paese”. Quindi “il valore del dialogo, del confronto sulle cose da fare e della buona politica sono aspetti fondamentali- rimarca C10- ed e” solo su questo terreno che vuole delineare le sinergie o, viceversa, marcare le differenze con i suoi interlocutori”. L”incontro infine “si e” concluso prendendo atto di questa divergenza di approccio strategico, almeno al momento- termina la nota- ma con l”impegno di mantenere aperto il dialogo e il confronto sui temi concreti”. (Cri/Dire)