San Marino. “Missionarietà del sacerdote”. Al teatro S. Andrea di Serravalle, ‘lectio magistralis’ del Vescovo Andrea Turazzi

TurazziIl nuovo Umanesimo e la vigoria di tre concetti: vedere, giudicare, agire”.

Ieri sera, al teatro S. Andrea di Serravalle, Monsignor Andrea Turazzi ha tenuto una conferenza-dialogo su “In Gesù Cristo il Nuovo umanesimo”.

Un tema che sarà poi dibattuto ed approfondito al prossimo Convegno Ecclesiale di Firenze.

Il Vescovo Turazzi dovrebbe soffermarsi ed approfondire quanto Papa Francesco ebbe a dire nel corso delle Giornate Mondiali della Gioventù in Brasile un anno fa. Concetti che lo stesso papa Bergoglio aveva espresso ai vescovi latino americani l’anno prima, a Rio de Janeiro.

Filone comune “La missionarietà del sacerdote sottoposto a tentazione”.

Il suggerimento pare essere uno solo: utilizzare lucidità ed astuzia evangelica. In sostanza è questo il compito del missionario evangelico. E di questo si parlerà a lungo nel corso dell’incontro ecclesiale fiorentino.

Allora spazio questa sera ai tre concetti chiave: “vedere, giudicare, agire” attorno cui l’iniziativa diocesana.

Vedere: si tratta di descrivere, analizzare e valutare, anche con l’aiuto delle scienze antropologiche, sociali, economiche, il contesto storico preso in esame.

Giudicare: si tratta di raffrontare i valori storicamente contestuati ed espressi dalle situazioni considerate con i valori proposti da Cristo e dalla sua Parola.

Agire: è la logica conseguenza delle due fasi precedenti. Si tratta di dare concretezza storica ai valori e alle critiche emerse in precedenza.

Pertanto “Vedere, giudicare, agire”. Una metodologia ben collaudata. Ma fino a che punto è praticata dai credenti? “.

Monsignor Turazzi si è già interrogato nel corso della sua omelia quaresimale: “C’è tra noi chi ha responsabilità, chi sa scrivere, chi ha strumenti per fare cultura e far circolare idee, chi sa pregare. In ogni caso è vietato stare alla finestra a guardare. Non possiamo non assumerci responsabilità”.

Stasera in molti potranno già darsi una risposta ed assumere,appunto, la responsabilità di dare concretezza a questo messaggio-appello.