Autoriciclaggio: “Impossibile contestarlo per fatti antecendenti il 2013”.
Si e? tenuta ieri mattina davanti al giudice Lamberto Emiliani l’udienza di Terza istanza nel procedimento penale a carico di Gabriele Gatti, fissata a seguito dell’impugnazione dell’ordinanza di scarcerazione avanzata dagli stessi difensori di Gatti.
E’ durata oltre un’ora la re- quisitoria dell’avv. Filippo Cocco, difensore dell’ex Reggente, ieri affiancato in Aula dall’avv. Matteo Toccaceli che sostituiva l’assente avv. Paride Bugli.
L’avv. Cocco ha duramente attaccato la legittimita? del capo di imputazione con particolare riferimento alla impossibilita? di contestare il reato di autoriciclaggio per fatti antecedenti all’agosto 2013, ovvero la data di entrata in vigore della norma.
Su tale questione, definita dal giudice Emiliani delicata ed interessante, lo stesso giudice ha pero? ritenuto di non potersi esprimere, ma si e? riservato fino al 10 settembre per argomentare a riguardo. Sono state rigettate invece al termine dell’udienza le questioni relative alla revoca del divieto di espatrio, al divieto di ricevere visita ed al divieto di dialogare su temi politici e giudiziari; tutti divieti imposti a Gatti dal Commissario della Legge inquirente con l’ordinanza del 25 aprile scorso.
Sul tema del divieto di affrontare dialoghi a tema politico e giudiziario l’avv. Cocco non ha utilizzato mezzi termini in discussione per definire tale divieto la prova che l’ordinanza cautelare aveva finalita? che eccedevano le esigenze processuali ed anche Gatti al termine dell’udienza ha voluto prendere la parola ed e? intervenuto su tale argomento dicendo che non comprende i timori dell’inquirente essendo egli da tempo uscito dalla politica attiva sammarinese.
Ascoltando la discussione del difensore riminese di Gatti pare essere emersa la circostanza che la difesa abbia presentato un ricorso alla commissione contro le detenzioni arbitrarie delle Nazioni Unite sita a Ginevra. Tale impugnazione si rivolge contro la misura cautelare applicata originariamente a Gatti ed in particolare pare che tale ricorso sia supportato da diversi autorevoli pareri pro veritate resi da professori di diritto penale di fama internazionale. Intervistato sul punto al termine dell’udienza l’avv. Filippo Cocco ancora una volta ha preferito non rispondere alle domande della stampa ripetendo quello che oramai puo? essere considerato il “comunicato stampa” ufficiale della difesa di Gatti, ovvero “vi ringrazio ma del processo io parlo solo in Aula di Tribunale”, pertanto saranno solo i prossimi mesi a svelarci quali saranno stati i ricorsi nelle sedi internazionali ed i loro esiti.
Se dovesse risultare confermata tale circostanza il difensore di Gatti avrebbe scelto invece che l’usuale strada della Corte di Strasburgo – parecchio battuta negli ultimi mesi – quella delle Nazioni Unite, ove qualche mese addietro aveva trovato soddisfazione Julian Assange fondatore di Wikileaks rifugiato nell’ambasciata ecuadoriana a Londra dal 2012.
David Oddone, La Tribuna