Dopo circa due mesi di aspettativa, forse presi per calmare le acque dopo le cinque denunce di genitori di ragazzine minorenni che avevano subito delle molestie sessuali dal professore pedofilo, il docente è ritornato beatamente a scuola come se nulla fosse successo.
Infatti sabato mattina ha concluso i due mesi di aspettativa ed è entrato in scuola anche se non più in cattedra; sembra infatti che sia stato ”parcheggiato” in un ufficio amministrativo secondario sempre appartenente alla sfera degli istituti scolastici.
Il dubbio, ed il timore, che si possano fare due pesi e due misure è evidente e presente; è bene che, dopo le cinque denunce presentate, la magistratura agisca velocemente nell’appurare la verità dei fatti visto il delicatissimo ruolo sociale che lo stesso docente riveste.
Non si possono aspettare mesi con il rischio che lo stesso possa reiterare questo gravissimo atteggiamento e dopo che la pressione mediatica sarà andata scemando.
Il docente è recidivo e non è la prima volta che il professore pedofilo si comporta in questo modo; era infatti successo alcuni anni fa analogo caso con la remissione della querela della parte attrice dopo l’accordo delle parti.