Il giorno dopo l’annuncio del segretario di Stato al Territorio Augusto Michelotti di voler agganciarsi alla linea metropolitana costiera, creando un collegamento diretto, su monorotaia, tra la stazione centrale di Rimini e il centro storico di San Marino Città, ecco spuntare dalla Riviera romagnola l’annuncio dell’assessore alla mobilità del Comune di Rimini Roberta Frisoni, che risponde in maniera positiva e propositiva all’idea lanciata ieri dall’alto del monte Titano.
“Seguiamo con molto interesse le recenti prese di posizione del Governo della Repubblica di San Marino che, attraverso le dichiarazioni del suo Segretario di Stato Augusto Michelotti, ha riportato al centro del dibattito la possibilità di far nascere un nuovo progetto per il collegamento rapido Rimini – San Marino. Per questo ci attiveremo affinché in tempi brevi alle dichiarazioni possa seguire uno sviluppo concreto degli interessi manifestati.
Per noi, per tutta la Riviera, la realizzazione di un link di trasporto pubblico con San Marino è una questione strategica. E non da oggi. Se ne ragiona da parecchio tempo visto che è palese come sia quanto mai necessario un intervento che renda la viabilità stradale più fluida di quanto sia ora ma soprattutto più sicura e anche, proprio per i flussi di traffico che ne fanno la strada più trafficata dell’intero territorio provinciale, meno inquinante e più sostenibile. È solo di qualche anno fa, infatti, che con studi preliminari la Provincia di Rimini aveva messo al centro il tema della realizzazione di un nuovo modello di viabilità sul collegamento Rimini – San Marino, arrivando ad analizzare i punti di forza e di debolezza delle diverse ipotesi che potrebbero essere messe in campo, prima fra tutte quella del recupero del tracciato della preesistente ferrovia, ed anche a tracciare soluzioni tecniche che già individuavano ipotesi del tracciato di 25,7 Km che avrebbe toccato, partendo da Rimini Ferrovia per arrivare a San Marino ex Stazione FS, 7 stazioni.
Tematiche tecniche che ovviamente saranno demandate ai tavoli di lavoro che ci auguriamo possano far seguito a queste manifestazioni d’interesse iniziali perché per noi è chiaro che – conclude Frisoni – proprio perché una nuova rete possa essere integrata nel nostro sistema della mobilità, non è indifferente l’adozione di un sistema da un altro”.
Il prospetto riportato nella tabella è un’ipotesi progettuale studiata dal comune di Rimini, rimasto per anni nel cassetto.
Ora, l’ipotesi avanzata da Rimini potrebbe essere accolta, o quantomeno presa in considerazione, dal Governo del Titano, che giusto lunedì in conferenza stampa ha annunciato di voler creare tale collegamento su monorotaia, magari partendo proprio dall’idea avanzata dall’amministrazione riminese.
Nell’analisi effettuata dal comune di Rimini si legge anche che “l’ipotesi di collegamento fra Rimini e San Marino potrebbe essere realizzato tramite un sistema di trasporto metropolitano leggero di tipo filoviario.
Si prevede un percorso che partendo dalla zona di Marina Centro (P. zzale Kennedy) si sviluppa lungo la direttrice dei parchi realizzati nell’alveo storico del Fiume Ausa (Olga Bordi, Acide Cervi Peep-Cava) fino al nuovo Palacongressi; per proseguire poi attraverso due possibili direttrici. Una lungo la Strada Stalale 72 e l’altra lungo il tracciato della vecchia ferrovia Rimini -San Marino. Le differenze sostanziali dei due tracci ipotizzati sono nella “tratta” che dal Palacongressi arriva a Dogana di San Marino”.
Nello studio dell’amministrazione della città malatestiana venivano inoltre sottolineati i vantaggi e gli svantaggi dei due tracciati ipotizzati.
Tracciato lungo la SS 72
Vantaggi:
1) vicinanza al casello autostradale; 2) arrivo all’accesso principale di Dogana di Rsm; 3) prosecuzione entro il territorio sammarinese lungo la SS 72 presumibilmente con le stesse modalità e soluzioni progettuali adottate nel tratto italiano.
Svantaggi:
1) interferenza fra la nuova infrastruttura e le “opere” esistenti (muri di contenimento, ponti, cavalcavia ecc.); 2) eventuali interferenze fra il sistema di trasporto pubblico e il traffico automobilistico con rischio di “decadimento prestazionale” reciproco; 3) presenza della utenza del Trasporto Pubblico lunga la SS 72 con aumento del rischio di incidenti fra auto e pedoni.
Tracciato lungo la vecchia ferrovia Rimini-San Marino
Vantaggi:
1) nel tratto italiano la linea ferroviaria Rn-Rsm è tuttora abbastanza “libera”; 2) collegamento di numerosi “punti attrattori” (Tribunale, Palasport, Ausl, Catasto, Inps, Gross. ecc.) ed è quindi maggiore appetibilità per l’utenza; 3) assenza di interferenze con la SS 72: la vecchia ferrovia Rimini-RSM interessa alcuni tratti viari assolutamente marginali della viabilità locale.
Svantaggi:
1) relativa lontananza dal casello autostradale; 2) occorre verificare la fattibilità del prolungamento del percorso all’interno della Rsm.
Bene, a questo punto tocca quindi a San Marino sviluppare un progetto di fattibilità diviso in vantaggi e svantaggi che comprende il territorio sammarinese. La realizzazione di tale infrastruttura gioverebbe dunque sia al flusso turistico, togliendo dalla superstrada una buona fetta di traffico, che agli stessi sammarinesi e abitanti delle zone limitrofe alla Repubblica, i quali potrebbero spostarsi più comodamente da un posto all’altro, creando una maggiore interazione “pulita” tra un territorio e l’altro.
Un sogno nel cassetto? No, un sogno sulla scrivania. Sta di fatto che la strada, anzi, la monorotaia lungo la quale il sogno potrebbe diventare realtà, pare essere proprio quella giusta. Un altro, non sicuramente trascurabile problema, è quello economico. Chi pagherebbe la realizzazione dell’infrastruttura? Ma questa è un’altra storia, alla quale, per il momento il Governo non ha fatto alcun riferimento.
(nell’immagine, un ipotetico prospetto diviso in due ipotesi del recupero del tracciato Rimini-San Marino) La Tribuna Sammarinese