Acque sempre più agitate in casa Psd. Se uscite dal partito ci saranno, non riguarderanno l’area ‘Dem’, convinta a difendere una linea presa dal partito da anni e che non può essere cambiata da «una strambata a destra presa da 23 persone». Giuseppe Maria Morganti parla da esponente del suo partito e assicura: «Dal Psd non mi dimetto». Insieme ai consiglieri democratici di via Rovellino, all’indomani della direzione in cui ad averla spuntata è stata l’area socialista, capitanata dal collega Iro Belluzzi, aveva annunciato battaglia per scongiurare la deriva rappresentata dall’alleanza con la Dc. E alla vigilia della direzione di ieri sera, con al centro le dimissioni del segretario Marina Lazzarini, Morganti conferma che le posizioni delle due anime del partito restano distanti. A sostenere la posizione ‘democratica’, spiega, c’è una base di aderenti «molto arrabbiata per l’esito della direzione della scorsa settimana che non può sconfessare – puntualizza – una linea politica intrapresa da anni, confermata 4 volte, da congresso, assemblea congressuale e, più recentemente, nei passaggi per la costituzione di Ssd del 25 marzo e del 5 luglio scorsi». E proprio dalle altre componenti di Sinistra socialista democratica, Su e Labdem, i vertici del Psd hanno incassato un altro no all’unione con Dc e Ps, con il risultato che via Rovellino si trova ora a dover scegliere se restare del progetto o uscirne, per dare vita alla coalizione con le altre forze tradizionali del Paese. Per Morganti e gli altri democratici non ci sono dubbi: il Psd deve andare avanti con Ssd. E se la linea, rispetto all’ultima direzione, non cambierà, conclude, il segretario Lazzarini non potrà ritirare le sue dimissioni, come auspicato pochi giorni fa dal capogruppo Gerardo Giovagnoli. Il Resto del Carlino.
Contattato telefonicamente il Segretario alla Cultura Morganti, sorridente – sorride sempre -, ha ironizzato sulla boutade di qualche suo compagno di partito di Via Rovelino. ”Noi siamo democratici e pacifisti, non gettiamo pomodori alla gente anche se non condividiamo la loro linea politica”.
Sarà, ma intanto ieri sera di fuori della sede del partito degli ex comunisti e dei socialisti è arrivata la Gendarmeria e nulla è successo.