San Marino. Morso ad un bambino. Il comunicato dell’APAS

Riceviamo e pubblichiamo

Ieri pomeriggio al Rifugio APAS è accaduto un increscioso episodio di lieve morsicatura al volto ai danni di un bambino di 4 anni e mezzo, da parte di un cane di nome Piky. Immediatamente soccorso e disinfettato dalle operatrici del Rifugio, il bimbo è stato prontamente portato dalla madre al Pronto Soccorso dove gli è stato applicato un punto di sutura sulla ferita.
Esprimiamo alla madre e al bimbo il più sincero dispiacere per quanto accaduto, e gli auguriamo una pronta guarigione. Auspichiamo altresì che non resti nel bambino il trauma psicologico dell’accaduto affinché possa recuperare fiducia nel rapporto con un cane.

La storia di Piky. Piky è un cane meticcio di piccola taglia, ritirato recentemente per rinuncia di proprietà da una famiglia residente. A quanto ci risulta il cane non ha trascorsi di morsicature alle persone, ma la rinuncia è stata motivata, perché dimostrava un comportamento intollerante nei confronti del cane più anziano di famiglia. Le ragioni per il ritiro ci sono sembrate plausibili, quindi Piky è stato accolto al Rifugio, visto dal veterinario e recentemente sterilizzato, allo scopo di favorirne, data la giovane età, l’adozione.

L’accaduto. Martedì scorso si è recata al Rifugio APAS la mamma del bimbo per l’adozione di un cagnolino. Le addette le hanno mostrato Piky che ha fin da subito familiarizzato con lei, tanto che aveva chiesto di adottarlo immediatamente. Le è stato detto che per l’adozione di un cane dal Rifugio esiste una procedura da seguire, che consta di un modulo pre-affido, in cui si chiariscono le clausole per un’adozione corretta. Inoltre, che i volontari dell’APAS, prima di consegnare il cane alla famiglia adottante verificano con un sopraluogo presso l’abitazione, se le condizioni di accoglienza sono conformi e adeguate. Nel frattempo intercorre la fase di avvicinamento e di conoscenza, in cui l’adottante deve recarsi al Rifugio per conoscere il cane scelto. La fase di conoscenza avviene solitamente all’interno di zone neutrali come i recinti di sgambamento o in passeggiata, e non certo nei box, dove i cani vivono e dove potrebbero avanzare comportamenti di territorialità. Nel caso specifico di Piky, il secondo incontro è avvenuto nel recinto di sgambamento della quarantena alla presenza dell’operatrice. Il cane si è dimostrato subito ben disposto e amichevole, lasciando presagire a un approccio del tutto positivo. Purtroppo la morsicatura è stata improvvisa quanto inaspettata, avvenuta nell’istante in cui l’operatrice si è allontanata di pochi metri per ultimare una faccenda prima della chiusura del Rifugio.

Nel ribadire il nostro profondo dispiacere per quanto accaduto, cosa che ci indurrà a perfezionare ulteriormente le procedure di relazione fra il pubblico e gli animali ivi ospitati, ci sentiamo in dovere di precisare che in 31anni di attività dell’APAS, con migliaia di cani e gatti, salvati dalla strada e adottati, mai è accaduto un episodio di aggressione e morsicatura ai danni delle persone che visitano il Rifugio per le adozioni o semplicemente per le comuni passeggiate.

Siamo fiduciosi in un decorso positivo dell’incidente avvenuto al bimbo e a disposizione per qualsiasi supporto alla madre del piccolo, augurandoci che un cagnolino possa allietare ben presto la loro casa, magari non Piky ma un altro pelosino che forse attende ancora la sua opportunità.

APAS