Finalmente qualcuno ha convenuto con quanto da circa due anni vado scrivendo, cioè che il Sig. Tremonti, quel signore che ha avuto un incarico anche dalla nostra amministrazione anni addietro, il braccio destro di Berlusconi quando governava con i leghisti, non riuscendo ad imporre il suo progetto economico- finanziario in Italia, della quale era ministro, si è accanito con estrema cattiveria contro la nostra Repubblica.
Un attacco che ha avuto una grande risonanza mediatica che in poco tempo ha infangato quella nostra immagine che gelosa- mente con tanto amore hanno saputo creare e faticosamen- te conservare i nostri padri. Un’azione concentrica della politica, e dell’informazione perpetrata dal Belpaese, che ha infranto i buoni rapporti che esistevano fra politici dei due paesi di un’epoca ben diversa da quella attuale, rapporti più di amicizia e personali più che istituzionali , che periodicamente venivano sanciti e rafforzati con le continue visite di cortesia che si alternavano fra la Farnesina e Palazzo e viceversa.
L’inserimento in blacklist è stata l’ultima carognata che ci ha allontanato ulteriormente dai vecchi amici e che ci consiglia , visti i tempi e cosa sta succedendo in Italia, a guardare bel oltre il confine di Dogana. L’Europa sembra una chimera, lo deciderà un referendum ,, anche se i piccoli stati come noi sembrano per ora non essere tenuti in nessuna considerazione. Motivo per cui forse meglio guardare oltre oceano. Perché no? Sarebbe a questo punto più conveniente guardare in altre direzioni, versi quei paesi in via di sviluppo economico e che stanno conquistando tutti i mercati del mondo.
Inutile aspettare ancora un segno dai vicini di casa, soprattutto se cominceranno , come in maggio nelle nostre campagne a cantare i …grilli.
Paolo Forcellini
