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  • San Marino. Motus Liberi accusa: “Soldati mercenari” nell’informazione sammarinese. Fuori nomi, cognomi e, almeno, pur labili indizi concreti. Altrimenti, sono mastodontiche stupidaggini! … di Enrico Lazzari

    Enrico Lazzari

    Ho appena letto il comunicato di “Domani – Motus Liberi” in cui lo stesso partito presieduto da Lorenzo Forcellini Reffi mette in guardia i cittadini da “chi sta abusando dei mezzi di comunicazione (…) distorcendone le regole a proprio uso e consumo” continuando “a pubblicare notizie false, diffondendo informazioni distorte alla cittadinanza”, sottolineando, al contempo che “questo è vergognoso”.

    Dunque, premesso che non mi sento chiamato in causa visto che nei miei approfondimenti ho sì ricordato un passato scomodo di un candidato del partito della Segretaria Generale Carlotta Andruccioli, ovvero di quel Nicola Codicé che compare -non come indagato- negli atti dell’inchiesta italiana sulle mascherine cinesi che vedeva coinvolto anche il sammarinese, già Direttore Generale di Banca CIS, Daniele Guidi (leggi qui e leggi qui), ma l’ho sempre fatto argomentando e mettendo a disposizione dei lettori i contenuti di atti giudiziari ed evitando commenti o opinioni personali. Ho riportato alla memoria, negli approfondimenti dedicati al candidato di “Motus Liberi”, vicende ed azioni che si sono incrociate con situazioni che vedevano protagonista nientemeno che -nelle indagini del Commissario Elisa Beccari- il presunto “capo” di una vera e propria associazione a delinquere, peraltro già oggetto sul Titano di una condanna di secondo grado per la truffa -la definisce tale la sentenza- che avrebbe fatto volatilizzare 75 milioni di euro dai fondi pensione dei sammarinesi e dai Fondiss.

    Certo, sono consapevole che nell’immaginario collettivo, specie oggi che la priorità dei sammarinesi nell’urna, come ho spesso ricordato, dovrebbe essere la posa di una pesante tombale capace di sigillare il “sepolcro” della “Cricca” che ha devastato l’economia sammarinese nello scorso decennio, ciò può creare problemi all’intera Motus Liberi in questa campagna elettorale ormai avviata verso la sua conclusione, ma a farlo non sono mie considerazioni, i miei approfondimenti, bensì i fatti nudi e crudi, certi, incontestabili, che li hanno alimentati e che ho ritenuto importante ricordare o svelare ai sammarinesi che si apprestano ad un voto così delicato per il futuro di San Marino e della sua comunità.

    Dunque, pur non sentendomi chiamato in causa, ritengo al pari di GiornaleSm nel suo complesso, non posso tollerare passivamente un attacco a “nessuno” che, nel concreto, in quanto tale, alimenta sospetti di -permettetemi il termine- “prezzolamento” verso tutti gli operatori, professionisti e non, dell’informazione sammarinese. Infatti, il partito guidato dalla Andruccioli e da Forcellini Reffi, scrive: “Continuare a pubblicare notizie false, diffondendo informazioni distorte alla cittadinanza” è “vergognoso… Questo dimostra che i committenti di queste attività (che finora sono rimasti nell’ombra, mandando avanti i propri soldati mercenari) evidentemente temono il risultato elettorale e stanno creando carte false per screditare coloro che considerano i loro avversari”.

    Ma quali sono, che titolo hanno, quando e dove sono stati pubblicati, chi li ha firmati questi articoli o editoriali contenti “informazione distorte”? Lo spieghi, e subito!, “Domani – Motus Liberi”. Lo chieda, lo pretenda, altrettanto tempestivamente, l’Ordine Sammarinese dei Giornalisti o come si chiama, con i relativi organismi ad esso connessi. Lo pretenda, fermamente, la Segreteria di Stato all’Informazione, vigile e al tempo stesso garante e tutela di una intera categoria professionale.

    E, se i committenti non sarebbero noti neppure a chi ne svela l’esistenza, Lorenzo Forcellini Reffi e Carlotta Andruccioli, quali vertici di quel partito che “lancia sassi” senza indicare contro cosa e chi, facciano subito nomi e cognomi dei “soldati mercenari” (ovvero combattenti, nel caso operatori o perlomeno protagonisti dell’informazione sammarinese, arruolati, comprati a suon di soldoni) che dal comunicato sembrano certi esistano e, quindi, siano in grado di identificare.

    Io, al pari di tanti altri protagonisti dell’informazione sammarinese, nei miei “scomodi” approfondimenti sulla classe politica presente e futura, non lesino né argomentazioni e atti concreti, né nomi e né cognomi, garantendo così la non generalizzazione verso tutta la classe politica e, al tempo stesso, ad ognuno di coloro che vengono chiamati direttamente in causa, di poter replicare e contestare tempestivamente, di fronte all’opinione pubblica, eventuali errori, inesattezze o dimenticanze… Perchè la classe politica, nel caso Motus Liberi, non deve concedere alla categoria degli operatori professionisti e non dell’informazione lo stesso “diritto”?

    Lorenzo Forcellini Reffi, Carlotta Adreucci, avete lanciato la pietra. Ora avete il dovere di indicare con precisione -per rispetto di tutti gli operatori, professionisti e non, dell’informazione sammarinese- quale, e chi, era l’obiettivo! Ovviamente, supportando con elementi concreti, prove e/o validi indizi, le durissime, infamanti accuse che avete lanciato contro “nessuno” individuabile, quindi contro “tutti”… Infondendo nei cittadini il sospetto verso l’intera categoria.

    Enrico Lazzari

     

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