Riceviamo e pubblichiamo
Sarebbe troppo facile speculare, magari cavillandoci un po’, sui fatti che hanno accompagnato e preceduto l’ormai arcinoto “brindisi celebrativo” di Via Gino Giacomini.
Non fosse, da troppo tempo, la cittadinanza subisce limitazioni dei propri diritti fondamentali, non sempre coerenti e razionali e ciò dovrebbe portare chi ricopre incarichi pubblici ad atteggiamenti ancor più seri e rigorosi, nel rispetto dei sacrifici e degli immani sforzi a cui è costretta la cittadinanza, considerato proprio in campo sanitario e di prevenzione alla diffusione del COVID-19, anche a causa di norme astratte che nella realtà non funzionano ed esasperano gli animi, in tutta franchezza, grandi risultati non sono mai arrivati, e che, ancor peggio, gli effetti più nefasti di tali irragionevoli provvedimenti, si ripercuotono sulla corretta crescita e sviluppo delle future generazioni, seppur i soggetti più severamente colpiti siano gli anziani over70.
In realtà – e ciò è sotto gli occhi di tutti – le mezze misure con cui il Governo e la maggioranza che lo sostiene hanno inteso affrontare l’emergenza sanitaria hanno clamoramente fallito.
A ciò si aggiunga che legiferare delle condizioni di civile convivenza della cittadinanza, in questo caso, della salute e vita dei cittadini, e poi essere essi stessi a disattendere ciò che con decreto si è’ imposto, sarebbe davvero intollerabile.
Per questo, a nostro avviso, piuttosto che assistere a patetiche remissioni del proprio mandato nelle mani degli organismi di partito occorre invece veder prevalere- da parte dei diretti interessati – un vero atto di responsabilità verso il Paese, spiegando prima chiaramente a quale “pranzo ufficiale” autorizzato – in conformità delle norme emergenziali – avrebbero partecipato, e se ciò fosse il caso, unitamente a tutti gli altri incaricati di funzioni pubbliche, vista e considerata la situazione di grave limitazione della libertà personale a cui sono soggetti tutti i cittadini. Ma se fossero stati privati cittadini ad organizzare siffatte iniziative, sarrebbero o meno stati sanzionati??.
Per questo il Paese si aspetta chiarezza, evitando di doverci fare promotori di atti istituzionali mettendo in difficoltà, ed è questo il rischio, le più importanti istituzioni di questo Paese. Agite coerentemente in nome di quel rinnovamento e trasparenza che avete spesso invocato.
Per quanto attiene M.I.S. gli autori di comportamenti non conformi alle leggi in vigore che hanno messo alla berlina le Istituzioni Sammarinesi – previa verifica degli organi preposti – ed i promotori di questa e/o altre iniziative ludiche non conformi alle regole, devono essere consequenziali.
Assumersi le proprie responsabilità e compiere un passo indietro per salvaguardare la credibilità delle istituzioni. Non si perda l’occassione, infine, per compiere una seria riflessione sull’utilitità delle coercizioni a cui da troppo tempo sono sottoposti i cittadini, uniche vere vittime della poca lucidità ed approssimazione con cui l’emergenza sanitaria è stata sino ad ora affrontata.
Ulteriori tentennamenti, scelte di corto respiro o, più squisitamente opportuniste, non faranno che alimentare un clima di sfiducia e tensione che questo Paese non merita.
Movimento Ideali Socialisti
Repubblica di San Marino, 5 aprile 2021