Riceviamo e pubblichiamo

Egregio sig. Alberto Forcellini,
io non ho il piacere di conoscerla e, stando a quanto scrive nell’articolo edito il giorno 9 novembre sulla stampa locale, devo supporre che lo stesso valga reciprocamente.
Mi sento onorata che nel Suo pezzo Lei esordisca definendomi “personaggio di primo piano della XXVII Legislatura”, arrivando sul finire ad attribuirmi addirittura dei “seguaci”.
Verrebbe da sorridere, se non fosse che tra le due surreali affermazioni intercorra una narrazione per larghi tratti incompleta e fuorviante, laddove non falsa e spesso condita di commenti salaci.
Precisamente:
1) Parte della Sua lettura dei fatti si svolge in aderenza alle valutazioni della Commissione Politica che ha redatto il documento. Potremmo dire che in esso si esprimono ipotesi di un teorema. La presunzione di innocenza vale sempre, a maggior ragione in un contesto di indagine preliminare “politica”. L’assioma, converrà, non trova eccezioni e, si badi, mentre lo si afferma si rammenta che delle circa 300 pagine della relazione solo un paio di volte compare il mio nome.
2) Suppongo abbia tratto da tale circostanza la persuasione che io mi collochi quale “personaggio di primo piano” nel quadro della vicenda. Posto che solo poche righe interessano la figura di Nadia Ottaviani, forse sarebbe stato auspicabile che Lei bene le leggesse, compresa la mia deposizione, prima di digitare con il piglio di un hater i tasti del suo pc dato che mi attribuisce di aver dichiarato di essermi dimenticata di un debito contratto dal movimento Arengo e Libertà, di cui ero la Cofondatrice. Ho detto ben altro e sempre sotto giuramento .
3) Non ho detto che io non ho mai partecipato a riunioni, mentre ho ricordato di aver espresso sovente le mie distinte opinioni; al punto da aver determinato all’epoca la mia scelta controcorrente rispetto ai fuoriusciti di Arengo e Libertà e, dal punto di vista della “carriera” politica, poco in linea con il teorema da Lei espresso che mi vedrebbe come donna di potere. Rammento che ero cosi tanto “intrallazzata” che nel 2012 solo perché non trovai dignitoso il percorso che la DC voleva per noi di AL, non mi candidai, come invece fecero gli altri di AL.
4) I fatti sono questi: sono stata in Consiglio per solo sei anni e non ho mai avuto ruoli di Governo. Donde tanto potere? La ricerca della verità è opera complessa e produce, a volte, risultati di scarso appeal; molto più facile, mi viene da pensare, dividere manicheisticamente il piccolo mondo di San Marino in Buoni e Cattivi, alimentando il Circo.
Allora ecco che non importa che fosse normale per chi lavorava nel settore immobiliare avere rapporti (mai negati) con chi all’epoca deteneva un ingente patrimonio commerciabile in Repubblica
Non rileva che io non abbia mai partecipato a divisioni di vario genere.
Non rileva che non abbia mai ricevuto benefici dalla mia esperienza politica, quali incarichi e consulenze, né direttamente né indirettamente, ma che mi sia solo spesa per gli ideali a cui tengo.
Vero (finalmente) che ho propugnato la vendita di CIS alla Stratos, ma non certo per saldare antichi presunti debiti (come si lascia maliziosamente intendere); piuttosto per cercare di non perdere il mio lavoro , ritengo che se si fosse monitorato ed accompagnato quella possibilità, forse si sarebbe potuto evitare la macelleria sociale dei licenziamenti e le ripercussioni sull’intero sistema Paese, imposte dallo scenario alternativo.
In conclusione, egregio sig. Forcellini, vorrà comprendere la foga con la quale ho inteso ribadire la mia estraneità a supposte, non verificate e francamente inverosimili partecipazioni a sconosciuti complotti. Essa mi deriva dalla consapevolezza di aver sempre e solo lavorato con sacrificio e onestà e, sul versante pubblico nella mia breve parabola politica, di aver cercato di portare il mio contributo di donna di origine italiana, trasparente e fuori dei giochi tradizionali.
Forse, lo ammetto, a volte con eccesso di sincerità e scarsa diplomazia, doti evidentemente tanto strane in politica da farle ritenere sintomo di “devianza”.
Confidando che, in questo momento difficile per le sorti del nostro Paese, tutte le energie, anche quando di diverso orientamento, convergano nella direzione di un grande progetto di rilancio morale e materiale, saluto cordialmente.
Nadia Ottaviani