San Marino. Nasce il movimento ”PRIMA I SAMMARINESI – NO AI MIGRANTI”

san marino statua libertàOrganizzata la prima riunione informale del movimento sammarinese ”PRIMA I SAMMARINESI – NO AI MIGRANTI” che ha come obiettivo la tutela dei sammarinesi, del territorio sammarinese e del proprio Stato.

In due giorni i responsabili del movimento sono riusciti ad organizzare un pranzo nel quale hanno partecipato circa 25 persone di diverse estrazioni sociali e che ha visto anche la presenza di diversi giovani. Molti che appoggiano la causa non sono potuti venire per impegni personali.

L’argomento a cui si ispira il gruppo è molto sentito dalla popolazione sammarinese soprattutto dopo la pubblicazione da parte del Giornale.sm del video in cui venivano ripresi diversi migranti africani arrivati con due autobus della Croce Rossa – Caritas di Rimini. Alle richieste della popolazione sammarinese di chiarimenti, il Segretario di Stato Valentini rispondeva dopo due giorni di silenzio facendo sollevare tantissimi dubbi.

Il movimento ”PRIMA I SAMMARINESI” non è contrario all’aiuto di persone bisognose di qualsiasi razza, ma è convinto che prima di aiutare i migranti economici che sono a 5.000 km di distanza occorra guardare all’interno del nostro stato; le 52 famiglie che vanno alla Caritas hanno la precedenza come tutti i sammarinesi indigenti che hanno bisogno di una mano; nessuno può essere lasciato indietro e non si può fregarsene dei sammarinesi bisognosi e lavarsi la coscienza con il far venire 4-5 persone indigenti africane, per ora, migranti economici nel nostro territorio. Quindi va fatta una seria politica di aiuto alle persone indigenti anche africane, ma nel loro territorio aiutando economicamente le missioni che ben stanno operando in quei luoghi, le quali sono sempre alla ricerca di un contributo. Far venire nel nostro piccolo territorio dei migranti economici è la cosa, dicono dal movimento, più sbagliata che si possa fare perchè può far innescare altre dinamiche che riguardano la sicurezza e non solo, soprattutto perché con il ricongiungimento familiare e con l’arrivo di altri migranti economici il numero potrebbe tranquillamente arrivare a qualche centinaia di unità.

Importante per il nuovo movimento è anche la questione profughi e rifugiati. E’ ovvio che non si possa non dare una mano a chi sta soffrendo il dramma della guerra nel proprio paese. Anche in questo caso occorrerebbe aiutare fattivamente ed economicamente chi in campo internazionale opera ed è specializzato nella gestione sia dei rifugiati che dei profughi come l’UNHCR e l’UNRWA.

Il denaro necessario per questi aiuti si potrebbe prendere decurtando il costo enorme della politica e tagliando in maniera seria gli sprechi della gestione pubblica.

Nel pranzo di sabato si sono toccati anche altri argomenti di politica interna, come la totale incapacità del governo sammarinese di attuare politiche adeguate che possano far fronte alla crisi economica che sta travolgendo lo Stato e le famiglie sammarinesi, il problema dei quasi 2.000 disoccupati e la questione relativa all’indagine ”Torre d’Avorio”. Hanno preso la parola quasi tutti i partecipanti al primo incontro, compresi i professionisti ed i giovani sammarinesi presenti. I partecipanti si sono salutati dandosi appuntamento per un altro incontro che si svolgerà a breve.