Soddisfatto il presidente di Aer Zanotti: “Il cliente può ricevere subito il 40% dell’investimento sulla Smac”.
Dopo mesi di attesa e fibrillazione finalmente le aziende del settore delle energie rinnovabili possono tirare un sospiro di sollievo. Venerdì scorso infatti i Capitani Reggenti hanno promulgato il decreto delegato numero 99 che contiene il quarto conto energia. Ne parliamo con Luciano Zanotti, presidente di Aer.sm, l’associazione energie rinnovabili.
Zanotti siete soddi- sfatti?
Sì, devo dire che con questo decreto ora abbiamo una buona base per il lavoro dei prossimi mesi. Anzi, mi permetta subito di fare qualche ringraziamento.
Prego.
Voglio ringraziare la segreteria al Territorio, a partire dall’ex segretario di Stato Matteo Fiorini e a tutto il suo staff senza dimenticare ovviamente il suo successore Antonella Mularoni che ha portato a compimento la legge. Hanno fatto tutti il loro dovere portando avanti un dialogo con Aer che ha dato davvero buoni frutti. Vorrei inoltre ringraziare i vecchi componenti dell’autorità per l’Energia e fare gli auguri ai nuovi membri da poco eletti con l’auspicio che siano attenti come i loro predecessori. Vorrei fare un plauso all’Azienda di Stato per i Servizi che fa un lavoro eccellente e con cui collaboriamo fattivamente. E infine voglio ringraziare i media che in questi mesi hanno seguito con passione gli sviluppo delle rinnovabili informando i sammarinesi sulle potenzialità del nostro settore.
Veniamo al sodo: cosa contiene questa norma?
Il decreto dà attuazione alla legge sul risparmio energetico, la 48 del 2014, e contiene gli incentivi per l’installazio-ne di nuovi impianti fotovoltaici. In pratica verrà finanziata l’installazione di 1 megawatt grazie al quale si arriverà ad una potenza totale installata sul Titano di 7,2 megawatt. Oggi gli impianti in territorio sono 850 e grazie al nuovo decreto arriveremo a 1.000, 1.100 che contiamo di installare entro la fine dell’anno. In questo modo San Marino avrà il 20% dell’energia elettrica per uso domestico proveniente da fonti rinnovabili, il 4% sul totale dell’energia consumata.
Possiamo tradurre tutto sul lato pratico?
Nel decreto è stato fissato un incentivo di 10 centesimi per ogni kilowatt/ ora prodotto per 7 anni. Se l’impianto viene pagato in un’unica soluzione si ottiene un rimborso del 40% dell’investimento nella propria Smac card. Se invece si sceglie di fare un finanziamento in banca vengono rimborsati circa 600 euro ogni anno. Per un impianto medio vuol dire quindi ricevere in totale 4.200 euro, da spendere nel circuito Smac oppure direttamente sul conto corrente se si sceglie il finanziamento. Se si pensa che l’investimento per un impianto medio è di 8.500 euro vuol dire che circa la metà della spesa viene recuperata. In media si rientra dell’investimento fatto in 5 anni,ma c’è di più.
Cioè?
Bisogna tener conto che oltre all’incentivo statale un impianto fotovoltaico garantisce un guadagno di circa 1.000 euro all’anno sotto forma di risparmio nelle bollette dell’energia elettrica.
Cosa c’è nel futuro del comparto delle rinnovabili?
Oggi il fotovoltaico sta facendo da apripista affinché l’energia elettrica sostituisca nelle nostre case il gas metano anche per il riscaldamento. Oggi infatti si può installare un generatore fotovoltaico che dà energia da un lato per farti azzerare la bolletta elettrica e dall’altra che ti dimezza quella del metano.
Come è possibile?
Sostituendo i piani cottura a gas con quelli a induzione e installare una pompa di calore capace di generare acqua calda sanitaria e per il riscaldamento. Presto il sole garantirà quasi tutta l’energia necessaria per i nostri usi domestici. E qui il decreto va a dare strumenti molto importanti alla legge sugli incentivi alla ristrutturazione come l’installazione del fotovoltaico per creare acqua calda sanitaria e il montaggio di impianti rinnovabili a distanza, pratica particolarmente utile per condomini e case situate nei centri storici.
la Tribuna
