Subito due novità assolute nello scacchiere tattico di San Marino, con Dante Rossi al debutto assoluto
nella batteria dei tre centrali difensivi e Kevin Zonzini quale vertice basso di centrocampo. Varrella
sceglie le due punte, affiancando Nanni e Berardi per far fede all’intendimento di alzare di una decina
di metri il baricentro.
La sfida si assesta fin da subito sui binari di uno spiccato equilibrio, con i due portieri raramente
chiamati in causa. Meglio Gibilterra nei primissimi minuti di gioco, con i padroni di casa a prediligere
una manovra ragionata finalizzata a creare superiorità sugli esterni. Il vento contrario non aiuta il
pacchetto difensivo sammarinese a difendere con tranquillità sugli spioventi in area, nonostante la
retroguardia di Varrella regga piuttosto bene. Di fatto la prima sporcata di guanti arriva al quarto d’ora
per Elia Benedettini, chiamato ad intervenire senza affanni su una punizione laterale rimbalzata in area
di rigore.
In precedenza anche i Titani si erano fatti vedere su palla inattiva, con un’insistita azione sulla destra
che ha portato Berardi a spezzare un raddoppio difensivo per proporre sul secondo palo. La difesa
gibilterrana non libra l’area, permettendo a Nanni di fiondarsi sulla seconda palla: il contatto con
Torilla porta l’attaccante del Crotone a franare a terra, ma per il direttore di gara non solo mancano gli
estremi per il penalty, ma ci sono i limiti per la simulazione e conseguente cartellino giallo.
Al 36’ i padroni di casa si fanno vedere con un bel dialogo sulla destra, che libera al cross il solito
Wiseman, tra i più attivi e propositivi dei biancorossi. Traversone interessante che Britto prova a girare
di testa verso lo specchio di Elia Benedettini, mancando il bersaglio grosso di oltre un metro.
Replica sammarinese affidata al duo Nanni-Berardi, col primo a difendere un buon pallone e imbucare
per lo scatto di Berardi, che si isola in uno contro uno con Torilla – bravo a prevedere le intenzioni del
brevilineo attaccante sammarinese e ad aspettarlo sul mancino all’ingresso in area di rigore -. Lo stesso
centrale difensivo è l’autore del primo tiro nello specchio della partita che porta alla rottura
dell’equilibrio: sugli sviluppi di una punizione laterale fin troppo indulgentemente concessa da
Anufrijevs per un intervento di Palazzi, Gibilterra passa. Il solito sinistro di Walker pesca a centro area
il terzo tempo di Torilla, che arriva a colpire dal limite dell’area piccola e gonfia il sacco all’altezza
dell’incrocio dei pali. La rete biancorossa è anche l’ultima cosa da vedere del primo tempo, che
termina col vantaggio parziale dei padroni di casa.
Cambio forzato per San Marino in uscita dagli spogliatoi, con D’Addario a rilevare Battistini. Dopo un
avvio di ripresa a ritmi bassi, sono i Titani ad avere la clamorosa palla del pareggio: splendido filtrante
di Enrico Golinucci che pesca in posizione regolare Berardi. L’attaccante della Vibonese aggira
Coleing in uscita, ma non inquadra incredibilmente la porta col destro in quello che sarebbe stato il gol
fotocopia rispetto a quanto fatto vedere contro il Kazakhstan.
Gli affondi di Gibilterra non destano eccessive preoccupazioni alla retroguardia sammarinese, che deve
guardarsi da un inserimento palla al piede di Walker fermato fallosamente da Simoncini nei pressi
dell’area di rigore. Dal punto di battuto – nonostante suggerisca un tentativo di destro – lo stesso
mancino, che colpisce l’esterno della rete. Di lì a poco Varrella alza ulteriormente la carica offensiva
della squadra, richiamando Zonzini per inserire Ceccaroli.
La sfida continua a mantenersi su binari di assoluto equilibrio e sparute emozioni: al 76’ tocca ad Elia
Benedettini tenere l’incontro aperto, negando a Walker il gol del raddoppio in uno contro uno. Un
attimo più tardi Ribas attinge per la prima volta dalla panchina, inserendo Barr. Di là, Varrella passa a
quattro in difesa concedendo l’ultimo quarto d’ora ad Hirsch in funzione di Rossi, autore di una prova
maiuscola al debutto.
Nel finale tatticamente coraggioso di San Marino non ci sono troppe opportunità per segnare, complice
anche la stanchezza che fisiologicamente – dopo una lunga pausa – inizia ad emergere. Nel recupero ci
prova Brolli, che spedisce alto di poco un bolide su calcio di punizione dalla lunga distanza. Chiudono
in attacco a tutti in avanti i Titani, che non trovano lo spazio per calciare in porta: Gibilterra, al termine
di una sfida molto equilibrata, ottiene un successo nella primo confronto di sempre tra le Nazionali
rappresentanti gli Stati meno popolosi dell’Europa del pallone.
GIBILTERRA [4-3-3]
Coleing; Olivero, Mouelhi, Torilla (dall’81’ Sergeant), Annesley (dall’83’ Ronan); L. Casciaro (dal
77’ Barr), R. Chipolina, Walker; Wiseman, Hernandez, Britto
A disposizione: Goldwin, Banda, Garcia, K. Chipolina, Styche, K. Casciaro, Vinet, De Barr, Coombes
Allenatore: Julio Ribas
SAN MARINO [3-5-2]
E. Benedettini; Rossi (dal 77’ Hirsch), Simoncini, Brolli; Battistini (dal 46’ D’Addario), E. Golinucci,
Zonzini (dal 74’ Ceccaroli), Mularoni, Palazzi; Berardi, Nanni
A disposizione: Zavoli, S. Benedettini, Vitaioli, Ceccaroli, Grandoni, Giardi, A. Golinucci, Tosi,
Lunadei, Tomassini
Allenatore: Franco Varrella
Arbitro: Aleksandrs Anufrijevs (LVA)
Assistenti: Denis Ševcenko (LVA) e Romans Platonovs (LVA)
Quarto ufficiale: Vit?lijs Spasjo??ikovs (LVA)
Marcatori: 43’ Torilla
Ammoniti: Nanni, Simoncini, Walker