In questi mesi, all’indomani delle elezioni, c’è stata una metamorfosi così totale dell’attuale coalizione di governo che viene da sospettare il suo carattere strumentale fin dall’inizio o in alternativa che il giocattolo sia completamente sfuggito di mano. Il benservito a Savorelli confermerebbe quest’ultima ipotesi. Del resto però solo i santi di legno nelle chiese vedono tutto e se ne restano zitti. E in troppi nella seppur non affollata cornice del meeting avevano visto i vertici di Banca Centrale comportarsi quasi alla stessa stregua di una banda alla Arancia Meccanica. Così era necessario che qualcosa cambiasse. Ci si augura non perché gattopardescamente tutto resti tale e quale dopo l’uscita di scena di Savorelli. Il Paese non ha infatti bisogno di capri espiatori ma di persone altamente competenti che sappiano porre rimedio ai tanti danni fatti fin qui. Inutile cacciar via Savorelli se poi ci si tiene Grais e Venturini (il commissario di Asset) che evidentemente, pur se leggermente più diplomatici, sono fatti della stessa pasta. Fossero stati diversi se ne sarebbero andati mesi fa seguendo l’esempio dei due commissari che per primi hanno avuto l’incarico di affondare la nave Asset e che piuttosto di vederla colare a picco, con le sue tante risorse a disposizione della comunità, non ultimo un Auditorium gioiello ancora da inaugurare, hanno invece rassegnato le proprie dimissioni a Banca Centrale. Risparmiandosi lo spettacolo pietoso di un Paese intero messo letteralmente in ginocchio da una banda di imperturbabili preoccupata solo di fare il male di una banca (che è probabile desse fastidio ad un’altra banca che navigava in ben più cattive acque) anziché concentrarsi sul fare il bene. Ora è il tempo che chi guida San Marino capisca una volta e per tutte che quando gli elefanti combattono è l’erba che soffre: i frontalieri che verranno cacciati via, i dipendenti che pur sammarinesi non verranno riassunti, i correntisti che dal maggio scorso non hanno più la disponibilità dei propri soldi con tutto ciò che questo comporta. Senza contare le potenzialità della banca Asset, restituirla ai soci che ne hanno a cuore il destino, oltre a possedere le competenze per farla ripartire e i soldi per ricapitalizzarla, è a questo punto, fuori Savorelli e cancellati i suoi atti, l’unica soluzione possibile.
Raimondo Baldoni
http://www.romagnanoi.it/news/san-marino/1232897/C-e-un-unica-soluzione-possibile.html
